Moggi si appella alla Corte europea per i Diritti dell’uomo

ROMA. L'ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi ha proposto ricorso alla Corte europea dei Diritti dell'uomo contro le sanzioni a lui inflitte dalla giustizia sportiva, e confermate dai...
Luciano Moggi durante la seconda udienza del processo d'appello a Calciopoli al tribunale di Napoli, 3 luglio 2013. ANSA/CESARE ABBATE/
Luciano Moggi durante la seconda udienza del processo d'appello a Calciopoli al tribunale di Napoli, 3 luglio 2013. ANSA/CESARE ABBATE/

ROMA. L'ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi ha proposto ricorso alla Corte europea dei Diritti dell'uomo contro le sanzioni a lui inflitte dalla giustizia sportiva, e confermate dai giudici nazionali, nell'ambito della vicenda conosciuta come “Calciopoli”. Lo ha reso noto il suo legale, l'avvocato Federico Tedeschini.

Secondo quanto si è appreso, molteplici sono le violazioni lamentate da Moggi. Riguardano una serie di articoli della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, in particolare il diritto all'equo processo, il diritto al ricorso effettivo, il divieto di discriminazione, il divieto dell'abuso del diritto e il limite all'applicazione della restrizione dei diritti. Moggi lamenta in particolare - si legge in una nota del suo legale - «non solo la gravità delle sanzioni inflittegli in violazione del principio di proporzionalità ai fatti contestati, ma anche che tali sanzioni siano frutto della scelta delle autorità sportive e giudiziarie nazionali di non tutelare i diritti dell'esponente riconosciuti dalla Convenzione». In base a ciò, l'ex dg della Juventus chiede alla Corte Europea di dichiarare la responsabilità della Repubblica italiana per le violazioni che lamenta e, a titolo di riparazione, di condannare l'Italia ad adottare tutte le misure necessarie a ripristinare il suo «status» prima delle violazioni lamentate, accordandogli pure un'equa riparazione.

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