Mondiali di rugby, per gli azzurri sfida all’alba

AUCKLAND
L’appuntamento è per domani all’alba italiana. Alle 5.30, pieno pomeriggio dall’altra parte del mondo, in Nuova Zelanda, gli azzurri del rugby iniziano il loro Mondiale contro l’Australia. Un Mondiale nel quale gli azzurri sognano di riuscire per la prima volta nella loro storia a superare la fase a gironi: per riuscirci, date per scontate la sconfitta contro i canguri e soprattutto le vittorie il 20 e il 27 settembre contro Russia e Usa (le squadre cuscinetto del girone), sarà decisiva la sfida con la “vecchia” Irlanda il 2 ottobre. Un vero e proprio spareggio.
Intanto, domani l’Australia. «E noi possiamo metterla in difficoltà giocando una grande partita» ha dichiarato ieri il ct azzurro Nick Mallet. «Siamo una squadra in crescita, capace di fare una prestazione importante», ha detto il tecnico, spiegando che nelle scelte per la formazione ha puntato ad avere «la squadra più esperta possibile e più in forma». Mallett ha sottolineato che «Orquera e Semenzato hanno giocato spesso assieme in mediana durante il 6 Nazioni, così come la terza linea Parisse-Zanni-Barbieri ha fatto molto bene nella vittoria contro la Francia a marzo. Van Zyl in seconda ha meritato il posto dopo aver offerto una grande prestazione nelle rimesse laterali in agosto in amichevole con la Scozia. Contro gli scozzesi, però, abbiamo fatto molti errori e regalato 10-15 punti - ha concluso Mallett - dovremo evitare di ripeterli contro l’Australia non potremo permettercelo».
Intanto, quella di ieri è stata la prima giornata della Coppa del Mondo. Una cerimonia d’apertura ispirata alle tradizioni dei Maori e alla leggenda del rugby e l’esordio vincente degli All Blacks neozelandesi contro Tonga hanno segnato uno spettacolare inizio per la settima edizione della manifestazione. Lo stadio di Auckland, esaurito in tutti i suoi 60mila posti, è stato prima palcoscenico di una fantasmagorica rappresentazione messa in scena dalla compagnia di David Atkins, già impiegata con successo alle Olimpiadi di Sydney 2000 e di Vancouver 2010, poi del rugby-spettacolo della squadra di casa.
Tra i lampi dei flash e la suggestione di un viaggio dai quattro angoli del mondo per arrivare ad Auckland - questa la traccia dello spettacolo della cerimonia -, testimonial dell’evento è stato Jonah Lomu, comparso sul terreno dopo lo spettacolo tra gli applausi del pubblico. Il mitico All Blacks, miglior marcatore della storia del torneo mondiale con 16 mete, ha fornito l’assist alle autorità, il premier neozelandese Key e il presidente dell’International Rugby Board Lapasset, per dichiarare aperta la Coppa del Mondo 2011. Quindi la partita, finita 41-10 per la Nuova Zelanda.
Riproduzione riservata © Il Piccolo