Monfalcone cambia Vidiak esonerato

Fatale la pesante sconfitta casalinga contro il Torviscosa La squadra affidata al preparatore dei portieri Carloni
Di Matteo Marega
Altran Monfalcone-10.09.2011 Calcio-Partita UfM Monfalcone-Lignano-Campo Cosulich-Monfalcone-Foto di Katia Bonaventura
Altran Monfalcone-10.09.2011 Calcio-Partita UfM Monfalcone-Lignano-Campo Cosulich-Monfalcone-Foto di Katia Bonaventura

MONFALCONE

Inevitabile, alla luce dell'ultima desolante esibizione, arriva a ventiquattr’ore dalla pesante debacle con il Torviscosa la notizia - per certi versi attesa - del cambio della guida tecnica dell'Ufm. Il presidente Andrea Brugnolo e i suoi collaboratori hanno avuto tutta la nottata per pensarci, poi l'amara decisione di non avvalersi più di Mauro Vidiak.

Un distacco doloroso poiché le colpe in questi casi non sono tutte dell'allenatore, anzi. A dicembre con la squadra che volava e strapazzava avversari su avversari portandosi al secondo posto nessuno poteva lontanamente immaginare un'inversione di rotta così netta: l'ultimo patatrac contro la storica “bestia nera” (il Torviscosa, appunto) è stato fatale a uno dei pochi profeti del calcio zemaniano che solo a sprazzi è riuscito a far esprimere ai suoi il calcio-champagne che aveva in mente.

Per raddrizzare la china di un undici in pieno disarmo senza capo nè coda si è pensato a una soluzione interna con i gradi del mister appuntati sul petto di Dennis Carloni (già un'esperienza al Ronchi), che fino a ieri era l'allenatore dei portieri dell'Ufm.

«Una scelta dolorosa, più per la persona che per la figura dell'allenatore. Vidiak è un monfalconese doc che ci teneva tantissimo a far bene nella sua città, purtroppo i profeti in patria - spiega con voce commossa il presidente biancazzurro Andrea Brugnolo - non esistono. A lui va il ringraziamento da parte di tutti per il lavoro svolto, per quella ventata di allegria che l'anno scorso (alla Fincantieri, ndr), dopo il suo arrivo, ci ha portati a giocarci la promozione fino in fondo. Vidiak ha iniziato con noi questa nuova avventura targata Ufm e nessuno poteva presagire potesse finire così: dopo la sosta qualcosa si è inceppato, siamo lentamenti finiti in un tourbillon di prestazioni scadenti e risultati negativi che ci hanno declassato in graduatoria».

La crisi nera della gestione-Vidiak termina con il pesantissimo passivo di domenica (1-4) figlio di una prestazione inguardabile, nella fattispecie dopo l'intervallo, di quella che doveva essere la partita del rilancio. Non bastano i flebili alibi quali le defezioni di due uomini cardine come Rocco e Buonocunto o il pari torzuinese giunto nell'inconcepibile mega-recupero della prima frazione: quello che si è intravvisto nella seconda parte è stato un undici slegato, molle e con parecchie pedine fuori fase.

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