Motocross, il triestino Battig è pronto a fare il grande salto

TRIESTE. Non ha nemmeno 20 anni Alessandro Battig, e ha già disputato una stagione mondiale nel motocross con la Honda ufficiale. Si era nel 2010 e Battig disputò quindici prove andando sempre a...
Di Bruno Lubis

TRIESTE. Non ha nemmeno 20 anni Alessandro Battig, e ha già disputato una stagione mondiale nel motocross con la Honda ufficiale. Si era nel 2010 e Battig disputò quindici prove andando sempre a punti. Ma, sul finire del mondiale, si ruppe la scapola e la Honda si disinteressò di quel ragazzo triestino che pur si era allenato con impegno per un paio di mesi in Belgio .

Rimessosi in sesto, Battig disputò le gare del circuito europeo ma la sfortuna gli stava vicino e si procurò un infortunio al ginocchio. Gli incidenti, nel motocross, con salti e scivolate, capitano spesso. Purtroppo i due episodi gli sono costati una carriera più agevole.

Ma adesso Battig ci riprova. Quest’anno si riparte col circuito mondiale, inserito nel team della Yamaha J Tech (squadra semiufficiale) e con le moto giapponesi disputerà le prime gare del Mondiale per poi passare all’Europeo dove conta di inserirsi nei primi posti. Alessandro Battig sta in sella alle moto fin da quando aveva 6 anni. Suo papà gli regalà la prim minimoto e adesso lo segue con apprensione e con sapienza perché è stato, ai suoi bei dì, un motociclista di talento se ha vinto Triveneti e e gare nazionali della specialità. «Nel cross mi ci trovo a mio agio, forse perché è stata la prima cosa che ho praticato. La velocità non mi emoziona» - ammette Battig.

Ogni due o tre giorni, il papà lo portava sulle piste di Romans e Ronchi a sgrezzarsi. Adesso, pilota provetto, si allena sui circuiti di tutt’Italia per provare assetto, mezzo meccanico, pista. Per non lasciare nulla d’intentato nella corsa verso un titolo di prestigio. Al solito, la passione c’è. Mancano i finanziamenti. La Yamaha ci mette l’asistenza tecnica, ma le trasferte sono a carico di chi gareggia. Per fortuna che Alessandro Battig può far conto sull’entusiasmo del papà e sulla sua bravura.

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