Nordest, da 25 anni al servizio dei disabili

GRADISCA
Un percorso di amore e dedizione lungo, ormai, un quarto di secolo.
Come è volato il tempo per la Polisportiva Nordest, benemerità società sportiva di Gradisca d'Isonzo che in questi giorni ha compiuto i suoi primi 25 anni di attività. È il sodalizio che per primo ha portato in provincia di Gorizia lo sport a misura di disabilità, nelle discipline più disparate.
Anche se l'attività di punta, il primo amore, rimane sempre lo stesso: quello del basket in carrozzina, che attraverso il marchio Castelvecchio ha portato il nome della cittadina della Fortezza e di questa società a conduzione familiare - nel senso del calore che è capace di emanare - in giro per l'Italia e l'Europa.
Era il 6 maggio 1995 quando, davanti al notaio Giacomo Busilacchio, si costituiva l’associazione Polisportiva Nordest.
Questi i soci fondatori che hanno dato vita al sodalizio gradiscano: Bernardino Petruz, Egone Tomasinsig - che ne è tuttora l'imprescindibile presidente e riferimento - Gianni Braida, Fulvio De Sensi, Paolo Pizzoni, Gianfranco Ridolfi, Giulio Cesare Piccini, Michele Fabris, Massimo Linossi.
«In quella giornata è iniziata una bellissima avventura - ricorda con emozione Egone Tomasinsig - a cui si sono aggiunti molti volontari ed atleti in divenire, giovani e meno giovani che volevano praticare lo sport, in una regione in cui non esistevano, in quegli anni, che poche associazioni sportive per disabili. La pratica della pallacanestro in carrozzina in questi luoghi mancava ed è iniziata con la nostra associazione». Il sogno della Polisportiva Nordest venne subito compreso e condiviso dai coniugi Mirella Della Valle e Leo Terraneo, imprenditori dal cuore grande che hanno camminato e camminano tuttora al fianco della società. Ma ci hanno creduto da subito anche il Comune di Gradisca che ha concesso da subito il PalaZimolo, il Coni Regionale, e l'allora Federazione Italiana Sport Disabili.
«Il primo campionato 1995-1996fu una serie ininterrotta di sconfitte - sorride Tomasinsig - che però ci hanno aiutato a prendere le giuste misure per quello che ci stava aspettando».
Il salto di qualità con l’arrivo del leggendario giocatore sloveno Igor Dubrovski, che aiuta a crescere la mentalità di tutto il club.
Arrivano tante soddisfazioni in serie A1, la partecipazione come invitata speciale alla Nlb League, il campionato che riunisce le compagini dell'ex Jugoslavia, la partecipazione alle Coppe Europee, l'organizzazione di grandi eventi internazionali di wheelchair.
«Dal 1995 ad oggi molti di questi traguardi sono stati raggiunti grazie anche al grande lavoro dei nostri soci volontari, degli atleti che si sono succeduti nelle varie annate sportive e soprattutto dall’importante aiuto degli sponsor che hanno creduto in noi e che ci hanno permesso di crescere continuamente» è riconoscente Tomasinsig.
Il sogno ora è il ritorno nella massima serie.
«Purtroppo quest’anno la stagione sportiva si è interrotta a causa del Corona virus e nel prossimo campionato si comincerà ripartendo da zero con nessuna promozione o retrocessione. L’intenzione della società è comunque quella di allestire una formazione rinforzata da qualche nuovo giocatore, per poter ambire all’obiettivo principale della prossima stagione sportiva e cioè quello di arrivare almeno ai play off promozione» suona la carica il presidente, con l'entusiasmo di un ragazzino. —
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