Pallacanestro Trieste, primo allenamento di Kelley

Visite mediche e allenamento per il nuovo Usa di Trieste: «Conosco Ross e Johnson, sono arrivato pieno di energia»

Lorenzo Gatto
Schiacciata dell’americano Kylor Kelley durante l’allenamento al PalaTrieste
Schiacciata dell’americano Kylor Kelley durante l’allenamento al PalaTrieste

Primo allenamento triestino per Kylor Kelley, il pivot scelto dalla Pallacanestro Trieste per rinforzare l'organico biancorosso in vista dei play-off. Ieri mattina, dopo le visite mediche di rito a Pineta del Carso, l'arrivo al PalaRubini dove ha ricevuto il benvenuto da parte della società, dello staff tecnico e dei suoi nuovi compagni di squadra.

Il tempo di guardarsi attorno e apprezzare il palazzo poi via al lavoro sul parquet per cominciare a conoscere i meccanismi biancorossi ed entrare negli schemi della squadra di coach Christian.

Prime impressioni

«Trieste? Non la conoscevo - le parole in biancorosso di Kelley -. Le prime cose sulla città le ho potute apprezzare grazie ai link che mi hanno inviato dopo la firma. Da quello che ho visto è una bellissima città, sono pronto a esplorarla per conoscerla». La full immersion, per il momento, sarà però solo sul campo: ci sarà bisogno di bruciare le tappe per essere pronto a tuffarsi nel campionato italiano.

«Finita la stagione Nba sono tornato a casa mia, in Oregon, dove non mi sono praticamente mai fermato - continua Kylor -. Quando il mio agente mi ha parlato della possibilità di venire a giocare in Italia ho accettato di buon grado, convinto del fatto possa essere una grande opportunità. Ho giocato contro Johnson e Ross al college, poi quando ero a Oregon State e anche a livello professionistico. Oltre a Jayce e Colbey, ci sono un paio di ragazzi in squadra che conosco di nome».

Tesserato, da regolamento, entro le 12 di ieri, Kylor Kelley potrebbe esordire già sabato sera, a Verona, nel match che opporrà la Pallacanestro Trieste al Banco di Sardegna Sassari. Il giocatore è regolarmente a disposizione, sarà lo staff tecnico a fare le valutazioni del caso decidendo quali stranieri portare a referto.

Le caratteristiche

«Sono un ragazzo pieno di energia, dentro e fuori il campo - si descrive così il nuovo pivot biancorosso -. In difesa cerco di far sentire la mia presenza, stoppando i tiri e proteggendo il canestro. In fase offensiva cerco di essere sempre coinvolto e, arrivando al ferro, provo a fare giocate di grande impatto. Un aspetto del mio gioco che forse pochi conoscono, è la capacità di aprire il campo con il tiro da fuori. Non è il mio punto di forza, sicuramente, ma me la cavo».

Prospettive

Come cambierà la Pallacanestro Trieste con l'arrivo di Kylor Kelley? Il suo arrivo presuppone il sacrificio di Johnson o i due potranno giocare anche insieme? La risposta arriverà nei play-off quando, in base all'avversaria che i biancorossi pescheranno nella griglia della post season, lo staff tecnico deciderà l'impostazione da dare alla serie. Di certo, la firma di Kelley da parte del giemme Arcieri è stata dettata dalla volontà di rinforzare un reparto che, nel corso della stagione regolare, aveva faticato contro avversarie ben strutturate sotto i tabelloni. Le opzioni al momento più probabili, a quaranta minuti dai playoff, dicono Germani Brescia o Virtus Bologna. Dovesse tornare a confrontarsi contro Miro Bilan o Toko Shengelia, Trieste vuole farsi trovare pronta.

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