Parigi stregata per Nole, vince Wawrinka

Djokovic a sorpresa viene spiazzato dalla potenza dello svizzero che si impone 3-1
epa04788305 Winner Stan Wawrinka of Switzerland (R) and runner-up Novak Djokovic of Serbia pose with their trophies after the men's final match for the French Open tennis tournament at Roland Garros in Paris, France, 07 June 2015. EPA/ROBERT GHEMENT
epa04788305 Winner Stan Wawrinka of Switzerland (R) and runner-up Novak Djokovic of Serbia pose with their trophies after the men's final match for the French Open tennis tournament at Roland Garros in Paris, France, 07 June 2015. EPA/ROBERT GHEMENT

PARIGI. Stanislaw Wawrinka ferma contro pronostico Novak Djokovic. Anche quest’anno Nole resta a mani vuote: il Roland Garros per lui è una chimera, l’unico titolo dello Slam assente nella sua bacheca (ne può contare otto). «Stan The Man» lo ha battuto in quattro set: 4-6 6-4 6-3 6-4 in tre ore e 12 minuti. Che per il 28enne serbo non sarebbe stata una passeggiata era prevedibile: nelle ultime quattro sfide a livello di Slam, Wawrinka lo aveva sempre costretto al quinto set. Segno che Djokovic soffre il tennis potente dello svizzero, capace di fare a fette il campo (e l’avversario) con un rovescio da favola giocato a un mano: il migliore nel circuito. Nole tuttavia ha pagato probabilmente la tensione di vedersi ad un passo dal traguardo. Lo era perchè sin qui la sua era stata una stagione strepitosa: aveva vinto gli Australian Open e dominato i quattro Masters 1000. Manca all’appello Madrid, ma solo perchè quella settimana ha deciso di riposare. Veniva da una serie positiva di 28 vittorie consecutive, 16 nel 2015 contro un top ten. Invece sul più bello si è sciolto.

Aveva iniziato bene il serbo: 6-4 il primo set con break su un doppio fallo di Wawrinka sul 3-3. Troppe però le palle break concesse allo svizzero nel secondo parziale: due annullate al quarto game, una al sesto e ancora una all’ottavo. Quasi ovvio capitolare sotto 5-4: 6-4 per ’Stan’ e tutto da rifare. Il match è girato dalla parte dello svizzero in quel preciso momento: Nole deve aver visto un muro invalicabile davanti: altrimenti non avrebbe rotto la racchetta come tarantolato.

Ha cominciato ad accorciare pericolosamente i colpi, mentre da parte sua Wawrinka lo incalzava con il rovescio incrociato aprendosi il campo e chiudendo con il diritto. Break dello svizzero al sesto game, quindi 6-3. L’elvetico è partito male nel quarto set: sotto 3-0, ma ha recuperato il break di svantaggio al termine di uno scambio lunghissimo, che ha tenuto in apnea il pubblico del «Philippe Chatrier»: diritto in rete di Djokovic e riaggancio dello svizzero, che poi sul 3-3 ha avuto altre due palle break. Annullata la prima, sulla seconda il serbo si è salvato con una volèe di rovescio sontuosa per poi portarsi sul 4-3 con un’accelerazione vincente di rovescio. Quindi è toccato a Wawrinka annullare tre palle break di fila (4-4). Lo svizzero è andato a servire per il match e non ha fallito chiudendo al secondo match point (dopo aver annullato la palla del 5-5) con l’ennesimo rovescio vincente lungo linea: è lui il campione del Roland Garros. Per Wawrinka, ex svizzero di riserva cresciuto all’ombra di Roger Federer, è il secondo titolo Slam nel giro di un anno e mezzo: il primo lo aveva conquistato nel 2014 agli Australian Open battendo in finale Nadal. Per Djokovic è l’ottavo ko nelle 16 finali di major giocate: un bilancio del 50 per cento non esaltante. Solo Ivan Lendl ha fatto peggio: 8 trionfi e 11 sconfitte.

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