Pattinaggio, Hollan via «Un altro mandato sarebbe stato troppo»

TRIESTE. Fabio Hollan non è più il presidente regionale della Fihp. Il 52enne triestino ha deciso di non ricandidarsi alle ultime elezioni per il rinnovo del Comitato.
Al suo posto è stato eletto un altro triestino, Maurizio Zorni. Con l'addio di Hollan, impegnato a tempo pieno a fare il commissario tecnico della nazionale azzurra, si conclude un ciclo glorioso per il pattinaggio e l'hockey inline: sedici anni di trionfi, anche a livello mondiale, ma soprattutto di grande crescita di un settore, quello rotellistico, in continua espansione.
Hollan, perché ha deciso di chiudere la sua esperienza regionale?
«Anche se compatibile, non ritenevo etico essere presidente della Fihp Fvg e ct azzurro allo stesso tempo. Inoltre tra l'impegno da ct e quello del mio lavoro in Università affrontare un nuovo quadriennio olimpico così non sarebbe stato umanamente possibile». Lascia un movimento in salute?
«Direi proprio di sì. Abbiamo 56 società affiliate per oltre 3mila iscritti tra pattinaggio artistico e corsa, e hockey. Spiace solo per l'abbandono dello skiroll che si è affiliato ad un'altra federazione, la Fisi.
Con la sua presidenza il Friuli Venezia Giulia ha raggiunto vette altissime. I suoi ricordi?
«Troppi per poterli elencare. Senza fare un torto a nessuno potrei dire Tanja Romano nell'artistico, Mateja Bogatec nello skiroll e Giulia Bongiorno nella corsa. Tre donne che hanno vinto il titolo mondiale».
E poi c'è la "sua" iridata Silvia Stibilj, no?
«Certamente. Silvia è cresciuta con me, l'ho allenata per una vita. Lei è l'orgoglio di una disciplina in cui io ho creduto tantissimo e che da anni sta portando in regione titoli nazionali e internazionali».
Potremmo dire che Hollan è il papà della Solo Dance?
«Beh, ci può anche stare. E pensare che inizialmente c'era molta diffidenza intorno a questa disciplina, soprattutto da parte dei puristi del singolo. Poi invece le cose sono decisamente cambiate. A livello organizzativo tante le manifestazioni da lei sostenute, ma mai un mondiale».
Perché?
«In 16 anni abbiamo organizzato gli Europei al PalaTrieste nel 2003, la Coppa Europa nel 2008 al PalaChiarbola. E poi anche campionati assoluti e vari trofei delle regioni».
Un mondiale?
«Bisogna avere una struttura e una organizzazione super. Potrebbe essere una sfida per il futuro. Il futuro, anzi, il presente della Fihp Fvg è Maurizio Zorni».
Cosa ci dice del nuovo presidente?
«E' una persona molto in gamba, che da tanti anni gravita attorno al mondo Fihp. E' una persona che gode della mia massima stima. Sono convinto che assieme al resto della squadra di Comitato proseguirà al meglio il lavoro da me svolto».
Quando vedremo il pattinaggio sulle rotelle alle Olimpiadi?
«Nel 2020 a Tokyo per la prima volta vedremo lo skateboard. La Fihp sta per cambiare denominazione è diventerà Fisr (Federazione italiana sport rotellistici). Credo che tutto sia in evoluzione. Personalmente dico che sono ottimista».
Riccardo Tosques
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