Patuzzi lascia la Triestina Volley dopo un lustro di successi

TRIESTE. Una macchina da guerra armonica e quasi perfetta, un quinquennio vissuto sempre al vertice, da vera squadra regina dei campionati provinciali, con ben quattro affermazioni in cinque stagioni....

TRIESTE. Una macchina da guerra armonica e quasi perfetta, un quinquennio vissuto sempre al vertice, da vera squadra regina dei campionati provinciali, con ben quattro affermazioni in cinque stagioni. Ora però, anche un meccanismo così ben oliato e una rosa che si è dimostrata ampia e variegata in questi anni, potrebbero avere bisogno di una revisione. Soprattutto se al timone, alla guida non ci sarà più l'anima che ha dato origine – assieme ad un piccolo nucleo di amiche – al progetto iniziale.

Stiamo parlando della Triestina Volley, sorta quasi per scherzo tra 2008 e 2009, la squadra è stata capace, prima, in tre anni di salire dalla Terza alla Prima divisione, senza mai l'onta di una sconfitta, poi, dopo una stagione da seconda alle spalle dell’Altura, il gruppo di Sabrina Patuzzi si è riconfermato anche in questo torneo di Prima divisione, vincendolo con un paio di giornate di anticipo e con la bellezza di 19 successi su 22 gare.

Sabrina Patuzzi però potrebbero dire basta e assieme a lei Valentina Fatutta e forse anche qualche altra “senatrice” del gruppo.

«Ci siamo divertite giocando, allenandoci e disputando amichevoli e “l'obiettivo birretta” seguente è stato raggiunto ed onorato. Quindi il triennio in primis e poi tutti i cinque anni hanno avuto successo - spiega la popolare player-manager - grazie a tutte le ragazze, ai coach e alle società, Triestina Volley e Hammer e a tutti coloro che ci hanno fornito un aiuto economico. Siamo riuscite a produrre un’altra annata divertente e tecnica, con innesti e atlete un tempo rivali, e ad allenamento l’impegno è stato massimo: età diverse, scuole diverse, livelli tecnici diversi eppure gli allenamenti hanno sempre avuto ritmo e qualità. Ora però è tempo per qualcuna di noi di farsi da parte, inevitabilmente».

Per le azzurre, che rinunceranno quasi certamente al diritto acquisito di disputare la serie D (l'impegno regionale è troppo gravoso ed i fine settimana votati a trasferte o match di pallavolo non rientrano nei piani di un gruppo che vorrebbe mantenere la prima divisione), il futuro vede Alberta Vercelli nei panni di leader e guida della squadra. Per allestire una rosa all'altezza e per ripartire da dove si è concluso il campionato precedente. (a.tris)

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