“Pec”, la classe non è acqua Il sacro furore contagia tutti

Parks, uno spettacolo. Bossi e Baldasso chirurgici nel frustrare i tentativi veneti La sorpresa Gobbato nel quintetto base con l’incoraggiamento di Nelson
Di Roberto Degrassi
Foto BRUNI 28.02.16 Basket Serie A2 Est : ALMA Trieste- TREVISO-pecile
Foto BRUNI 28.02.16 Basket Serie A2 Est : ALMA Trieste- TREVISO-pecile

TRIESTE. Intensità. Pazzesca. E il coraggio di andare oltre i propri limiti. L'Alma sceglie l'occasione migliore per mostrare il volto migliore, quello in cui si coniugano una difesa fisica, asfissiante, a un attacco sfrontato, dove se si porta al PalaRubini anche qualche sprazzo da campetto di piazza Carlo Alberto, vero Sunshine?, non è mica un peccato. Anzi.

Coach Dalmasson è persona posata, mai sopra le righe. Qualche squarciodi lucida follia se la concede però anche lui. Lanciare nel quintetto d'avvio un ragazzino che finora aveva visto il parquet di A2 solo nel barbage time, Enrico Gobbato, prodotto Azzurra come Donda entrato nel finale, parrebbe una mossa azzardata. In realtà ha una sua logica: con Nelson utilizzabile solo in caso di estremo bisogno, la rotazione degli esterni perde un uomo e di conseguenza è meglio preservare il più possibile Prandin, Baldasso e Coronica. Più che un farmacista abituato a gestire con il bilancinio risorse e minuti, stavolta Dalmasson fa addirittura l’alchimista.

I primi venti minuti sono esaltanti. Era al limite prevedibile che Andrea Pecile volesse regalare al pubblico una grande prova da protagonista contro la capolista, i cavalli di razza si esaltano nelle partite importanti. Meno prevedebile che il sacro fuoco invadesse tutti gli altri. Il Landi ferocemente sul pezzo del primo tempo, un adrenalico Prandin, incisivo in attacco e sempre affidabile in difesa, la concretezza di Pipitone e Canavesi che sarà piaciuta anche a Ciccio Vianini in tribuna e giustamente applaudito nel pre-gara, il lavoro chirurgico di Bossi - 9 assist! - e Lollo Baldasso nel rintuzzare a suon di triple qualsiasi timido tentativo di risalita da parte di Treviso, il cuore che fa provincia di capitan Coronica, ala multiuso.

E poi c'è Parks. Solido nel contribuire in difesa a disinnescare Powell e compagnia, uno spettacolo in attacco, con un repertorio in costante evoluzione. Bombe, schiacciate in alley-oop preferibilmente imbeccato da Bossi, schiacciate in uno contro uno. E una stoppata su Ancelotti che disinnesca in un lampo 15 centimetri di differenza. Oggi “Picasso” parte per gli States per rivedere la famiglia. Meglio controllare e ricontrollare che il suo sia un biglietto di andata e ritorno, il giovanotto è ormai diventato uno dei crack dell'A2.

Sarà decisamente diversa la sosta di campionato che attende Roberto Nelson. Ieri ha fatto da entusiasta e divertito spettatore in panchina. Ha mostrato di vivere la squadra. Bello vederlo incoraggiare Gobbato dopo il primo fallo e applaudire i compagni. Lo aspettano altri giorni di terapia per riuscire a recuperare e poter essere presentabile a Brescia, contro i suoi ex.

LA CLASSIFICA Sempre pericoloso azzardare tabelle di marcia. In ogni caso la De’Longhi costituiva l’avversaria di maggior caratura - classifica alla mano - tra quelle che dovevano venire al PalaRubini. Da qui al termine del campionato Trieste riceverà Ravenna - scontro diretto, con il vantaggio del successo all’andata - Jesi e Legnano. Tre anche le trasferte: Brescia, Treviglio e Roseto. Con 8 punti presumibilmente si andrebbe in Paradiso.

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