Per la Juve c’è il giovane Ajax E al Napoli tocca l’Arsenal

In Champions bianconeri abbastanza fortunati a non incontrare Barça e City I partenopei invece messi di fronte a una delle formazioni più titolate del lotto
The matches for the Champions League 2018/19 quarter-finals displayed on a screen after the drawing at the UEFA headquarters in Nyon, Switzerland, Friday, March 15, 2019.(Salvatore Di Nolfi/Keystone via AP) [CopyrightNotice: ???? KEYSTONE / SALVATORE DI NOLFI]
The matches for the Champions League 2018/19 quarter-finals displayed on a screen after the drawing at the UEFA headquarters in Nyon, Switzerland, Friday, March 15, 2019.(Salvatore Di Nolfi/Keystone via AP) [CopyrightNotice: ???? KEYSTONE / SALVATORE DI NOLFI]

NYON. Storia, blasone, palmares. Sono gli ingredienti che rendono appassionanti gli incroci dei quarti di Champions League partoriti dall'urna di Nyon. La mano di Julio Cesar, indimenticato portiere del «triplete» interista, ha pescato subito la Juventus, consegnandola all'Ajax giovane e talentuoso, «matador» del Real Madrid nel turno precedente. Già questa sfida basta a richiamarne altre, epiche. A partire da quelle che hanno visto 'Lancerì e bianconeri di fronte nelle finali del 1973 a Belgrado (allora era la Coppa dei Campioni, 1-0 per gli olandesi con gol di Johnny Rep dopo 5' e terzo trofeo vinto di fila) e del 1996, all'Olimpico di Roma (1-1 al termine di tempi regolamentari e supplementari, 5-3 dopo i rigori e coppa sollevata da Ravanelli e compagni). Ventitré anni dopo la Juventus continua ad inseguire il sogno europeo. Ora, però, con un CR7 in più nel motore. Ma pure gli altri accoppiamenti del tabellone in stile tennistico promettono fascino, a cominciare da Manchester United-Barcellona, seguito dal 'derby' tutto inglese Tottenham-Manchester City. E poi c'è la sfida sulla carta meno incerta, quella tra le stelle del Liverpool, giustiziere del Bayern Monaco, ed il Porto che ha estromesso la Roma. A Nyon sono state sorteggiate anche le semifinali e, provando a guardare il tabellone dei quarti, si può ipotizzare il cammino verso la finale. Disinnescato il pericolo olandese, per la Juventus si prospetterebbe lo scontro con il City, mentre nella parte bassa nessuno sembra poter interrompere il cammino del Barcellona fino a Madrid. Una sfida Leo Messi-Cristiano Ronaldo sarebbe quindi possibile solo sul palcoscenico più prestigioso. L'Ajax del 1973 era ritenuta la squadra più forte del mondo, la migliore interprete del calcio totale, spina dorsale della nazionale che avrebbe giocato (e perso) le finali Mondiali del 1974 e del 1978. A Belgrado Johan Cruijff vestì per l'ultima volta la maglia dei Lancieri, per poi passare al Barcellona. Quello del '96 non era meno ricco di nomi importanti, dai gemelli Frank e Ronald de Boer a Danny Blind e Edgar Davids. Ora è una formazione senz'altro meno smaliziata. Ma le doti tecniche (miste alla spensieratezza che da sempre è il marchio di fabbrica olandese, a Madrid - nonostante la posta in gioco - erano accompagnati da mogli, figli e fidanzate) sono più che sufficienti per preoccupare chiunque. Il presidente Andrea Agnelli, ha parole di lode per i prossimi avversari: «L'Ajax ha fatto scuola, è l'esempio principe che in un mercato senza tante risorse economiche si possono comunque allestire squadre di alto livello internazionale». «Saranno due bellissime partite - è il pronostico di Pavel Nedved, vicepresidente bianconero - Con il Real mi sono piaciuti tantissimo, dovremo stare molto attenti. Ed affrontarli come abbiamo fatto con l'Atletico a Torino, determinati».

EUROPA LEAGUE In Europa League mano pesante col Napoli nel sorteggio di Nyon. Nei quarti di finale infatti, i partenopei dovranno vedersela con l'Arsenal, attuale quarta forza della Premier League. Andata a Londra l'11 aprile, ritorno al San Paolo dopo una settimana, quando si deciderà quale delle due accederà alla semifinale per affrontare la vincente del derby spagnolo tra Valencia e Villarreal. Sia gli azzurri di Carlo Ancelotti, sia gli inglesi allenati da Unay Emery sono tra le formazioni più accreditate per la vittoria. Tra i Gunners ci tanti giocatori di talento, specialmente dal centrocampo (Xhaka, Ozil, il futuro juventino Ramsey...) in su (Lacazette ed Aubameyang), ma tutti di sicuro avrebbero preferito un altro avversario. «L'abbinamento con il Napoli è il secondo peggiore, dopo quello col Chelsea, che potesse capitarci - commenta a Nyon il segretario generale dei 'Gunners', David Miles -. Il Napoli è una delle migliori squadre italiane e può ambire a vincere il trofeo. Inoltre, avrà il vantaggio di giocare la gara di ritorno in casa». All'Arsenal non si danno però certo per vinti. «Siamo molto soddisfatti dal lavoro svolto da Emery sin qui. Vogliamo tornare in Champions e abbiamo due vie per riuscirci: con Tottenham, Manchester United e Chelsea lotteremo sino alla fine per il terzo e quarto posto in campionato, ma possiamo ottenere il visto anche vincendo l'Europa League» —

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