Petagna, bomber triestino in maglia azzurra

TRIESTE
E’ cliente fisso della maglia azzurra dell’ Under 18, terza al Torneo delle Nazioni di Gradisca, battendo nella finalina la Slovenia 3-1. Andrea Petagna, ennesimo talentino calcistico triestino che a casa sua non ha trovato estimatori, è figlio d’arte: il nonno Francesco, il mitico “Ciccio”, fu colonna della Triestina dal ’49 al ’59 e poi allenatore, papà Euro giocatore e poi allenatore: il calcio a casa è come il pane, non se ne può proprio fare a meno.
«Ero squalificato nella finalina – commenta – ma ci siamo proprio mangiati la finale: contro il Montenegro l’abbiamo presa troppo alla leggera...». Classe ’95, da due stagioni al Milan: «Sono negli Allievi Nazionali e puntiamo allo scudetto: dopo aver vinto quello dei Giovanissimi, per me sarebbe un bel successo e sono molto fiero dei 22 gol che ho segnato». Domio, Itala San Marco, Virtus Corno e Donatello le squadre prima dell’avventura milanese: «Confesso che, tornando a Gradisca con la maglia della Nazionale, mi sono emozionato parecchio: c’erano genitori, i parenti e tanti amici e il “brividino” l’ho provato. La Nazionale? E’ il terzo torneo ed ho sempre giocato: debutto a Roma contro l’Ucraina, poi in Portogallo, ora in regione; a giugno saremo in Russia ed a settembre inizieranno le qualificazioni per gli europei. Come nel Milan, gioco da punta centrale (notevole somiglianza fisica ed estetica con Borriello ndr) e spero che l’allenatore Rocca continui a darmi fiducia».
Ormai è praticamente milanese: «La mia casa a Milano è il convitto creato da Inter e Milan per i giovani calciatori e potete immaginare la rivalità nell’aria, mentre per lo studio frequento un istituto con indirizzo psico-pedagogico…». E Trieste? «A luglio per le vacanze – conclude Andrea – poi torno in rossonero, con l’obiettivo di entrare nella Primavera».
Guerrino Bernardis
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