Petelin: «Torno tra i puri, con mio fratello»

Ciclismo, Charly dopo la stagione tra i professionisti si rimetterà in gioco con il Team Brilla Bike che ingaggia anche Jan
Di Luca Saviano

TRIESTE. Si chiude una porta, si spalanca un portone. La saggezza popolare vuole che a una occasione sfumata, faccia seguito una chance ancora più ghiotta. È quello che spera il triestino Charly Petelin, venti anni, molti dei quali passati in sella a una bicicletta. Petelin è entrato nella scia di campioni triestini del passato quali Guido De Santi, Giordano Cottur e Gaetano Sarazin, diventando ciclista professionista nelle fila della squadra Continental Area Zero Pro Team, dopo alcuni anni di brillanti pedalate nelle categorie giovanili e nei dilettanti.

La formazione marchigiana, nata dalle ceneri della blasonata Acqua&Sapone, l’aveva chiamato un anno fa alla sua corte per andare ad affiancare giovani di belle speranze, provenienti da tutta Italia, e atleti esperti e talentuosi quali Paolo Ciavatta e Andrea Pasqualon. La sua, però, non è stata una annata facile. Fra il mondo dei dilettanti e quello dei pro vi è un abisso: cambiano drasticamente gli avversari ed è completamente differente anche la struttura organizzativa che circonda ogni atleta.

Petelin ha gareggiato meno di quanto si aspettasse a inizio stagione, rimanendo fermo ai box per quasi due mesi e mettendosi in mostra soprattutto negli allenamenti. La Area Zero Pro Team, dal canto suo, ha terminato la stagione con qualche problema economico e così, non potendo contare su un ingaggio da parte di una nuova società Continental, non essendo riuscito a maturare il sufficiente punteggio stagionale richiesto, Petelin è stato costretto a fare un passo indietro, uscendo - si spera momentaneamente - dal circuito professionistico del ciclismo.

«È stato comunque un anno molto importante – spiega il giovane passista-scalatore dal Lussemburgo, Paese dove è nato e dove risiedono i nonni materni - Sono maturato come atleta e ho arricchito enormemente il mio bagaglio di esperienza».

Uno degli apici vissuti in questa ultima stagione, Petelin l’ha vissuto in Belgio, a Mons, non distante dal luogo che gli ha dato i natali. «Ho preso parte al GP Cerami – racconta – davanti a tutti i miei parenti lussemburghesi, in un’atmosfera da grande classica del ciclismo. È stato davvero emozionante». E adesso? Quali strade si aprono per il ventenne triestino? La chiamata tanto attesa è arrivata dai dilettanti, esattamente dal Team Brilla Bike di San Biagio di Callalta, in provincia di Treviso. «Si tratta di una ottima squadra – aggiunge sollevato - con la quale cercare il rilancio, puntando a una stagione da protagonista e al ritorno fra i professionisti».

Ma la grossa novità, quella che permette a Charly Petelin di guardare alla “retrocessione” con il sorriso, è l’arrivo nella stessa formazione di un altro Petelin, il fratello minore Jan, di due anni più giovane. «Correremo con gli stessi colori e nella medesima categoria, gli Under 23, per la prima volta nella nostra carriera – conclude entusiasta il maggiore dei Petelin - È un sogno che si realizza. Ci sarà da divertirsi».

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