Petrosyan al Madison difende il titolo mondiale

Kickboxing, Giorgio impegnato sabato sera a New York per confermarsi il campione. In semifinale affronterà l’ostico Ristie, originario del Suriname
Di Stefano Bizzi

GORIZIA. «I ring sono uguali in tutto il mondo. Adesso non penso al fatto che combatterò al Madison Square Garden o alla finale: penso solo al fatto che il mio primo avversario sarà Andy Ristie».

Il conto alla rovescia è vicino a zero. Per Giorgio Petrosyan si avvicina il giorno della difesa del titolo mondiale conquistato al PalaLottomatica di Roma un anno fa. Il torneo a quattro delle Glory World Series è in programma sabato sera a New York e il suo unico obiettivo è confermarsi numero uno nella categoria -70kg di kickboxing. Se poi ciò accadrà in quello che è considerato uno dei templi mondiali della boxe, meglio così; ma al momento, per lui, il particolare ha poca importanza: è solo un dettaglio.

Per ora l’unica cosa che conta è la semifinale contro Andy Ristie. L’avversario ha 31 anni, è nato nel Suriname ma si allena in Olanda. Ha all’attivo 39 vittorie, 3 sconfitte e un pareggio con una percentuale di ko del 49%. A favorirlo è soprattutto l’altezza (180 cm), ma uno dei suoi punti di forza è l’aggressività. Utilizza molto le ginocchia e cerca fin da subito il colpo del ko. A maggio, sotto i suoi colpi è caduto proprio per ko anche un top-fighter di esperienza come Albert Kraus. Tra le sue vittime illustri, Gago Drago e Hinata Watanabe: non deve quindi essere sottovalutato. Grazie al successo su Kraus e alla successiva vittoria ai punti con Niclas Larsen, Ristie è riuscito a conquistare il quarto posto nella classifica di Glory guadagnandosi il diritto di combattere contro il “Chirurgo” il primo turno delle GWS 2013.

Le statistiche dell’ultimo match rivelano che ha una scarsa difesa sulle gambe e che colpisce poco con i calci, ma quando succede va a segno una vota su due. In compenso contro Larsen ha usato molto i pugni: l’efficacia è stata del 40%, ma il danese non è riuscito quasi mai a schivare di Ristie.

Sull’altro lato del tabellone, la semifinale propone il georgiano Davit Kirya contro l’olandese Robin van Roosmalen. Nonostante la sconfitta subita a Roma nella finalissima 2012 con Petrosyan, quest’ultimo ha scalato la vetta del ranking Glory piazzandosi al numero 1 della classifica grazie a un maggior numero di match combattuti all’interno del circuito (7 sfide contro le 5 del campione in carica).

«Nessuna delle due semifinali è scontata» assicura Petrosyan. A parlare sarà dunque il ring. Come al solito. E non importa si è il Madison Square Garden.

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