Petrosyan sfida a Mosca sfida Pashporin nel W5

Kickboxing, il “Chirurgo” debutta stasera nel circuito russo contro il pugile che detiene la cintura dei pesi medi con l’obiettivo di detronizzarlo
Di Stefano Bizzi

GORIZIA. Debuttante e sfidante: i due concetti suonano in modo strano quando vengono associati a Giorgio Petrosyan. Stasera però il pluricampione del mondo di kickboxing indosserà tanto i panni del debuttante, quanto quelli dello sfidante. Di fronte a una sfida, il “Chirurgo” non si tira mai indietro. Nel giorno del suo debutto nel circuito russo W5 salirà sul ring di Mosca con l'obiettivo di detronizzare Artem Pashporin, attuale detentore della cintura dei pesi medi. La sfida al limite dei 71 kg sarà il match clou del Grand Prix Kitek in programma al Dynamo Sports Palace.

Nonostante il titolo e una serie di vittorie ottenute contro atleti di provata esperienza mondiale come Alexandre Cosmo e Chris Ngimbi, per il ventiquattrenne campione in carica quello di questo del weekend sarà l'incontro della vita, quello che potrebbe consacrarlo portandolo nell'olimpo degli sport da combattimento o cancellarlo facendolo sprofondare nelle tenebre dell'oblio. Il suo record conta 17 vittorie e 6 sconfitte, se però i numeri e l'esperienza sono tutti a favore di Petrosyan (90 incontri con 85 vittorie, 2 sconfitte, 2 pareggi, 1 no contest e una serie impressionante di titoli), il fighter italo-armeno cresciuto a Gorizia non sottovaluta l'avversario.

Pashporin è imbattuto dalla sconfitta ai punti subita nel luglio di due anni fa. A infliggergliela è stata un'altra leggenda della kickboxing, il thailandese Buakaw. Per evitare spiacevoli sorprese, dopo l'impressionante ko rifilato al britannico Jordan Watson a Firenze nel giorno del suo trentunesimo compleanno, il “Chirurgo” non ha mai smesso di allenarsi. Lo ha fatto anche durante le vacanze di Natale trascorse a Cuba.

Nelle scorse settimane il campione russo, come altri prima di lui, ha tentato di alzare la tensione con le parole. Petrosyan però non è caduto nella trappola. Non si è lasciato influenzare e si è limitato a rispondere che sarebbe andato a Mosca in perfetta forma per offrire, come sempre, la sua migliore prestazione. «Pashporin è più alto di me ed è molto duro - osserva alla vigilia lo sfidante di lusso -. Tecnicamente non mi piace perché è molto sporco e con il suo modo di combattere è difficile capire da che parte arrivano i colpi. Sarà un incontro molto difficile».

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