Pillon: «Unione a Fano con l’obiettivo vittoria»
TRIESTE
Ripetersi dopo una vittoria di prestigio è sempre la sfida più difficile. Per una Triestina, con una cammino lungo tutta la stagione costellato da alti e bassi, l’obiettivo di non mortificare a Fano (si gioca alle 20.30) la vittoria sul Südtirol è ancora più ambizioso. Eppure quella di una prestazione convincente al Mancini è l’aspettativa di tutti. Sarebbe il segnale che qualcosa finalmente è cambiato nel gruppo guidato da Pillon. La vittoria contro una squadra-tabù (all’andata al Rocco finì 1-0 per i marchigiani rimasti in dieci) ha un peso per puntare alla quinta piazza. Ma al di là del risultato ci si aspetta una prova di maturità in una partita da affrontare più con la clava che con il fioretto. Proprio quello che finora è mancato agli alabardati contro le squadre meno attrezzate sul piano tecnico. Fatto sta che i marchigiani hanno bisogno di punti per salvarsi e fanno della carica agonistica la loro arma.
«Mi aspetto di vedere se siamo maturati da questo punto di vista - dichiara Bepi Pillon prima della partenza -. Sappiamo perfettamente che è una partita molto difficile, loro si giocano la permanenza in categoria e avranno il 'sangue agli occhi' per vincere la partita. Noi dovremo fare altrettanto, perché abbiamo in palio parecchie cose. Dobbiamo assolutamente cercare di vincere la partita per avere una prospettiva diversa e per cercare di migliorare la posizione in classifica».
Il precedente non depone a favore (anche nell’ottima stagione di Pavanel il Fano vinse due volte) ma il calcio non si costruisce con i ricordi belli o spiacevoli.
«Dobbiamo metterla sull'aggressività, sulla determinazione - continua l’allenatore trevigiano - Sarà una battaglia su tutti i palloni e noi dovremo chiaramente esser bravi ad adattarci alla gara alla quale andiamo incontro. Se non facciamo così, diventa difficile». Adattarsi è un pregio ma contro i marchigiani un approccio forte anche in fase offensiva potrebbe mettere in difficoltà un avversario magari costretto a rincorrere il risultato. La squadra ha potuto lavorare per un’intera settimana senza pressioni e senza infortuni (a parte Capela bloccatosi prima del Südtirol).
«Devo dire che i ragazzi hanno lavorato bene in settimana, la riprova è sempre poi la domenica. E' lì che poi vedi se tutto il lavoro fatto in settimana viene messo in pratica, è lì che si vede anche il lavoro dell'allenatore, noi siamo misurati sempre in base al risultato». In un rush finale così incerto ogni tappa è decisiva. Quasi certo che a Fano l’undici titolare sarà quello di lunedì con il pirotecnico Sarno alle spalle delle punte e con un eventuale ingresso di Mensah eventualmente a partita in corso. E così potrebbe essere anche per Paulinho.
«Credo che queste due settimane col gruppo gli siano servite molto per entrare in condizione, credo sia disponibile per una porzione di partita, vedremo chiaramente come andrà la gara» conclude Pillon.
Probabile che Tacchinardi schieri il Fano con il 3-5-2. Sarà compito dell’Unione movimentare la manovra in quest’ultima trasferta di campionato. Gli uomini per farlo ci sono. Basta provarci. —
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