Triestina Calcio, il girone A di Serie C resta in stand-by
In attesa dei responsi della Covisoc l’Unione potrebbe ritrovare nel gruppo Pro Patria e Caldiero retrocesse nei playout. Bra e Pro Vercelli andranno nel B

In un mondo ideale, il prossimo girone A della serie C sarebbe già bello, pronto e disegnato, se si dovesse solo guardare a chi ha diritto sportivo a parteciparvi.
Ma dopo questi giorni convulsi di iscrizioni affannose e documentazioni precarie, bisognerà aspettare ancora parecchio per sapere l’esatta composizione del raggruppamento, che arriverà verso fine giugno.
La Covisoc e non solo
Il primo passo sarà ovviamente quello di aspettare il parere della Covisoc, al quale guarda anche la Triestina con comprensibile ansia: i verdetti sono previsti entro venerdì 13 giugno, ma qualche spiffero potrebbe emergere già in questi primi giorni della settimana. Ci sono poi quattro giorni di tempo per gli eventuali ricorsi, quindi arriveranno i responsi definitivi. Ma quest’anno bisognerà attendere uno step ulteriore: al Brescia infatti era stata data una deroga fino al 24 giugno per l’iscrizione (che sarebbe comunque respinta) e a questo sono appesi i destini di un paio di società.
Pro Patria riammessa
Ma facciamo ordine per cercare di capire come potrebbe essere composto il girone A e partiamo da quelle che sono le certezze, Covisoc permettendo. Prima cosa da tenere a mente: se non si fa nemmeno domanda di iscrizione, al posto delle squadre mancanti si procede con le riammissioni. Ebbene finora c’è la certezza che la Lucchese non ha presentato nulla, per cui sarà riammessa in serie C la Pro Patria, prima nella graduatoria delle retrocesse. E i bustocchi per ovvie ragioni geografiche saranno sempre nel girone A.
L’attesa del Caldiero
Se poi il Brescia non presenterà una domanda che sarebbe comunque inutile entro il 24, allora ci sarà posto per la seconda nella graduatoria delle riammissioni, ovvero il Caldiero, e anch’esso sarà ovviamente posizionato nel girone A. In pratica i play-out del raggruppamento che si sono giocati sarebbero stati inutili. L’altra certezza è che la Spal, che pur ha presentato domanda, ha già detto di essere out per mancanza dei pagamenti. Trattandosi di domanda respinta, si attingerà alla graduatoria dei ripescaggi e qui il primo della lista è l’Inter U23. A proposito di graduatoria, se ci saranno altre domande respinte, dietro ai nerazzurri c’è il Ravenna, quindi una retrocessa dalla C (la prima a non essere beneficiata già dalle riammissioni), poi Milan e Reggina.
Neopromosse e retrocesse
Concentriamoci ora sul girone A, nel quale andrebbero aggiunte ovviamente le promosse settentrionali dalla serie D, ovvero Dolomiti Bellunesi, Ospitaletto e Bra, e le retrocesse dalla serie B, ovvero Cittadella e Brescia. Ma le rondinelle, come visto, non ci saranno.
Come non ci sarà ovviamente il Padova, unico promosso fra i cadetti. Facendo i conti, se la Covisoc darà l’ok a tutti e il Caldiero sarà la seconda riammessa, ad avere diritto alla serie C sarebbero 22 formazioni “settentrionali”.
Le due di troppo
A chi toccherebbe restare fuori per entrare nelle 20? Per ragioni geografiche toccherebbe a Bra e Pro Vercelli spostarsi nel girone B, perché più a sud delle altre (Vercelli lo è di poco rispetto a Crema, quindi la Pergolettese rimarrebbe nel girone A). Tirando le somme, quindi, oltre a Dolomiti Bellunesi, Ospitaletto, Pro Patria, Caldiero e Cittadella, le altre sono quelle che c’erano già, ovvero Triestina (sperando nell’ok della Covisoc), Vicenza, Giana Erminio, AlbinoLeffe, Alcione Milano, Arzignano Valchiampo, FeralpiSalò, Lecco, Lumezzane, Novara, Pergolettese, Renate, Trento, Virtus Verona e una seconda squadra di serie A. Una squadra U23 che lo scorso anno era l’Atalanta, ma considerato il regime di rotazione, potrebbe essere la Juve o l’Inter, che come detto farà il suo debutto da ripescata.
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