Platini attacca Blatter: serve aria nuova alla Fifa

Adesso lo strappo è ufficiale nella stanza dei bottoni del calcio mondiale. Prima Joseph Blatter che si candida (non formalmente) per il quinto mandato, ora Michel Platini che sentenza: «C’è bisogno di aria nuova». La corsa per la presidenza Fifa è partita. E Michel Platini ci sarà, anche se il numero uno Uefa ancora non si scopre. Il 29 maggio 2015, a Zurigo, insieme con l’outsider Jerome Champagne (al momento unico candidato ufficiale) ci sarà anche le Roi.
Non si possono interpretare diversamente le parole dell’ex stella della Juve di Giovanni Trapattoni. Perché altrimenti mostrare il cartellino rosso al presidente in carica, l’ineffabile Sepp Blatter, in sella da 15 anni e a caccia di un quinto mandato, nonostante abbia apertamente contro le federazioni del Vecchio Continente? «Sono europeo e appoggio le posizioni europee. Non sosterrò Blatter», ha scandito Platini, a margine del congresso Fifa a San Paolo. «L’ho fatto in precedenza, ma ora basta. Lui lo sa, gliel’ho detto. La Fifa ha bisogno di aria nuova».
Il problema è che l’Europa appare messa a un angolo nel salotto buono del calcio mondiale. Blatter, infatti, gode dell’appoggio – più o meno diretto – del resto delle federazioni. Grazie anche a una Fifa che continua a macinare milioni di euro ed è poi in grado di elargirli. Il bilancio 2013 ha partorito ricavi per 1,023 miliardi di euro e un utile netto di 53 milioni. E le previsioni del 2015-2018 parlano di un fatturato di 3,7 miliardi e di utili per 73 milioni. Con i soldi da gestire è più facile guadagnarsi i consensi. E il presidente svizzero, nonostante i suoi 78 anni, è più che mai attivo. Va ripetendo che la sua missione «non è finita», il che equivale a dire «voglio restare». Altri quattro anni di Blatter alla guida del pallone mondiale «non sarebbero un bene per il calcio», questo senza togliere che si tratta di «persona degna, che ha tutto il mio rispetto», è stata la replica di Platini. Il quale continua a tergiversare, pur ammettendo che la sua candidatura «è un’opzione». Intanto ha annunciato che scioglierà la riserva «in occasione dei sorteggi Champions», in programma a Monaco il 28 agosto.
«La scelta tra Uefa e Fifa non è come scegliere tra l’ospedale e la prigione», ha concluso Platini. «Certamente se deciderò di candidarmi sarà per vincere». (r.c.)
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