Pogba rilancia la Juventus L’Udinese si deve inchinare

Straordinaria doppietta del giocatore francese ad aprire il poker firmato anche da Vucinic e Matri. Di Natale entra nel secondo tempo ma non incide
French midfielder of Juventus, Paul Pogba, jubilates after scoring the goal during the Italian Serie A soccer match Juventus FC vs Udinese Calcio at Juventus Stadium in Turin, Italy, 19 January 2013. ANSA/DI MARCO
French midfielder of Juventus, Paul Pogba, jubilates after scoring the goal during the Italian Serie A soccer match Juventus FC vs Udinese Calcio at Juventus Stadium in Turin, Italy, 19 January 2013. ANSA/DI MARCO

TORINO. Si chiama Paul Pogba, ed è nato 19 anni fa in Francia in una famiglia originaria della Guinea. E’ stato questo ragazzo, capitano della nazionale francese under 19, cresciuto nel Manchester United, a decidere ieri sera la partita tra la Juventus e l’Udinese. Una doppietta straordinaria, due tiri da fuori area di rara precisione e potenza, che Padelli ha potuto soltanto, forse, immaginare.

Poi, è finita 4-0, ma di fatto la partita era finita già alla metà del secondo tempo, al secondo gol del francesino di colore. Sì, hanno segnato Vucinic prima e Matri poi, ma, di fatto, era già quello che nel basket viene chiamato “garbage time”, tempo spazzatura, quando, cioè, la partita ormai non ha più senso.

Bella Juve, comunque, bella Juve sin dal primo minuto: veloce come sempre e forse più di sempre, ficcante, pericolosa. Ma incapace di passare - almeno fino al termine del primo tempo - per una certa incapacità di gestire al meglio l’ultimo passaggio, facilitando così le chiusure comunque disperate dell’Udinese. Da parte sua la squadra friulana - che avrebbe voluto festeggiare assai diversamente le 500 panchine in A di Francesco Guidolin - ha fatto ben poco per giustificare la propria presenza in campo e soprattutto il pareggio che in qualche modo riusciva a scavare. Fino, appunto, al termine del primo tempo, fino al minuto 41’ quando la palla è giunta a Drogba che da una ventina di metri si inventa un destro potentissimo che va a insaccarsi nel “sette”. Ragazzi, che gol! E che gol anche quello del raddoppio, giunto al 21’ dopo che Muriel aveva provato a spaventare Buffon: al fianco del colombiano dal 6’ della ripresa c’era anche Di Natale, tenuto a riposo nel corso del primo tempo. Ma, appunto, al 21’, la rete del 2-0: ancora un tiro da fuori area, questa volta tenuto basso, ma ugualmente potente quanto preciso.

Partita finita. Juve rinata. Juve capace di celebrare la prima vittoria del 2013 anche con Vucinic (agevolato nell’occasione da una difesa friulana formato allenamento...) e con Matri, entrato nella ripresa per Giovinco per un 4-0 sul quale anche l’Udinese ha davvero poco da dire... (g.bar.)

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