Prandelli in Turchia con lo staff azzurro Tutti pronti a seguirlo

Anche Pin, Casellato, Venturati e Di Palma al Galatasaray Galliani appoggia Tavecchio e sponsorizza Allegri come ct
Di Valentino Beccari ; Di Valentino Beccari
Massimiliano Allegri - Milan
Massimiliano Allegri - Milan

Non ha il piglio autoritario dell’imperatore e non si insedierà a Istanbul con l’arroganza di un condottiero ottomano. Per quel ruolo era perfetto Terim. Cesare Prandelli lunedì assaporerà profumi e sensazioni dell’antica Costantinopoli senza spirito invasore ma con la consapevolezza di poter portare il Galatasaray nel salotto buono del calcio con la forza delle idee e lo spirito di un gioco illuminato, quello a colori dell’Europeo del 2012 e non quello in abito grigio del Mondiale brasiliano.

Una parte del popolo dei social network si è scatenata contro l’ex ct azzurro accusandolo di avere affrontato la spedizione a Rio già con l’accordo in tasca con il presidente Aysal. Ma non è così.

I contatti con l’allenatore di Orzinuovi sono stati avviati solo dopo il rientro in Italia anche se Aysal non ha mai fatto mistero di apprezzare stile e credo calcistico di Prandelli che comunque prima di rinnovare con la Figc aveva rifiutato un’offerta milionaria del Tottenham.

Certo, non così importante come quella turca: triennale da 4,5 milioni, più 500 mila di bonus in caso di conquista dello scudetto e altri 500mila nell’ipotesi di raggiungimento dei quarti di finale in Campions League. Resta poi un milione da dividere tra i suoi collaboratori. Già, perché Prandelli verrà seguito nella sua avventura dai suoi assistenti in nazionale Gabriele Pin e Renzo Casellato, dal preparatore atletico Giambattista Venturati e probabilmente dal preparatore dei portieri Vincenzo Di Palma, anche se a Istanbul il ruolo è occupato da quel Claudio Taffarel campione del mondo col Brasile nel 1994, ormai cittadino onorario e venerato come una figura sacra.

Prandelli si troverà per le mani una buona squadra che dovrà adeguarsi ai nuovi regolamenti federali (cinque stranieri in campo e tre in panchina) con qualche stella un po’ sbiadita come Felipe Melo e Wesley Sneijder e forse Samuel Eto’o, per il quale è pronta un biennale da 3,5 milioni a stagione. Ma il presidente Aysal sta inseguendo anche il forte centrale brasiliano Rhodolfo e il cagliaritano Davide Astori.

Insomma, non sarà il Barcellona ma Prandelli può comunque accomodarsi al tavolo delle grandi d’Europa.

Manovre di palazzo. Intanto in Italia proseguono le grandi manovre (sotterranee) per la successione a Giancarlo Abete e Prandelli. Martedì Carlo Tavecchio scioglierà la riserva e si candiderà ufficialmente alla presidenza. È il grande favorito anche perché parte con un portafoglio di consensi del 50 per cento (Lega dilettanti e Lega pro) ma si sa che in via Allegri le elezioni non sono un fatto puramente matematico. Tavecchio avrebbe anche il gradimento di parte della Lega di serie A (Claudio Lotito e Adriano Galliani) ma è chiaro che dovrà venire a patti con l’azionista di riferimento del calcio italiano e accettare le indicazioni sulla scelta del nuovo ct. E in tal senso crescono le quotazioni di Massimiliano Allegri che piace a Lega di serie A, Calciatori e Allenatori, ha una buona esperienza internazionale e si accontenterebbe di un ingaggio in linea con i parametri federali.

Tavecchio sa di avere i numeri dalla sua ma ha capito che per governare deve accontentare le altre componenti. Il palazzo è fatto così.

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