Quasi 400 iscritti alla Bianchi per il classico trofeo Calligaris

Nel weekend dell’8-9 maggio a Trieste anche gli azzurri Pizzini e Mencarini La gioia di Cassio (Ustn): «Adesioni raggiunte in tempo record. C’è voglia di gara»
Francesco Bevilacqua

TRIESTE

Tornano ad accendersi i riflettori sul polo natatorio Bruno Bianchi di Trieste che si prepara ad ospitare la XVI edizione del Trofeo intitolato alla memoria di Romana Calligaris, la più forte nuotatrice italiana dell’immediato dopoguerra. Attiva a cavallo tra gli anni ’40 e ’50, l’olimpionica nata in provincia di Gorizia, seppe conquistare 15 titoli nazionali ed in 16 occasioni aggiornò i record tricolori, tutti con la Triestina Nuoto, club di cui per diversi anni fece la fortuna e che oggi le dedica con orgoglio un meeting impreziosito dai 102 anni del sodalizio biancorosso.

Diversi i big che si presenteranno ai blocchi di partenza nelle due giornate di gara, sabato 8 e domenica 9 maggio, per un totale di iscritti che si avvicina sensibilmente ai 400, raggiunti in un migliaio di secondi: un successo conseguito dopo lo slalom organizzativo con le restrizioni ma che rende l’idea della portata di un evento clou per il Fvg e non solo.

Ci saranno il ranista olimpionico Luca Pizzini ed il dorsista Luca Mencarini oltre naturalmente all’atleta paralimpica di casa Giorgia Marchi, fresca di primato italiano assoluto nei 100 farfalla, ed il record mondiale nei 1500 stile libero (S14), Misha Palazzo.

«Siamo molto soddisfatti per essere riusciti ad organizzare il Calligaris nonostante una finestra di tempo molto ristretta – commenta Nicola Cassio, direttore tecnico dell’Ustn – i preparativi vanno bene; c’è un po’ di rammarico per non poter ospitare un numero più ampio di atleti, soprattutto internazionali, dovuto alla spiacevole incertezza che ruota attorno alle disposizioni di ingresso ed uscita dal Paese. Vogliamo comunque regalare una festa a Trieste e ai nostri giovani, con la speranza che questo trofeo sia l’inizio di una nuova vita agonistica per il mondo acquatico ed una spinta per le amministrazioni cittadine a credere e investire nel mondo dello sport e delle piscine. Romana Calligaris – continua Cassio – fu la nostra punta di diamante anche perché poté allenarsi e gareggiare in uno dei pochi impianti all'avanguardia del nostro Paese, ossia la piscina da 50 metri dell’Ausonia. È l’esempio genuino che l’infrastruttura, unita al talento, crea risultati».

Vasta la componente femminile, che negli iscritti supera quella maschile; vocazione e vanto per la Triestina Nuoto che da sempre offre questa tendenza quasi, e purtroppo, avveniristica. Le donne saranno anche insignite dei due premi speciali “Bianca Lokar”, in onore dell'atleta triestina e mamma dell’attuale presidente alabardato Renzo Isler, destinati alla migliore performance femminile olimpica e paralimpica. Sempre nell’ambito del Calligaris, verrà infine assegnato il premio “Sirena” alla prima società paralimpica classificata: «Ci spiace, in questo senso, registrare una sola iscrizione tra le fila dell'Acquamarina che la scorsa edizione disponeva di 10 atleti – conclude Cassio – questi ragazzi soffrono la mancanza di acqua e ci auguriamo possano presto tornare in piscina perché se lo meritano». —



Riproduzione riservata © Il Piccolo