Riecco Club, Mule e Furlan «Finalmente si può tifare»

TRIESTE. La città si era scordata il colore che può farsi vivo negli occhi dei tifosi con un semplice gadget come un cappellino, un cuscinetto, una bandiera. La sede del Centro di Coordinamento torna a respirare, anni di delusione avevano trasformato il merchandising in uno spettrale film di ricordi in bianco e nero. L'ottimismo generale nella sua quasi integrità unisce i rappresentanti di molti club e della Curva. Proprio per il leader della Furlan, Lorenzo Campanale, i tifosi saranno fondamentali: «Sarà una stagione da vivere da protagonisti, la Curva ha preparato per l'esordio una bellissima coreografia. Chi viene allo stadio, deve avere un bel ricordo della presenza. Daremo il massimo in trasferta, è lì che possiamo fare la differenza rispetto le piccole piazze. Il calcio deve ripartire dalla gente, la Triestina ora è in mano a persone di Trieste, possiamo rispecchiarci nell'Unione. Ci vorrà tempo per far avvicinare più persone, ma Curva e tifoseria tutta sono più uniti che mai. Il senso di appartenenza è fondamentale, devono tornare i poster nelle osterie, sciarpe e indumenti per le strade, la nostra è una storia di quasi 100 anni». Sergio Marassi, presidente del Centro di Coordinamento dei Triestina Club, non demorde e auspica presenze in aumento allo stadio: «Dopo un anno di passione, siamo tornati a fare le cose per le quali siamo nati, organizzare il tifo per la Triestina, da poco è on-line la nostra pagina Facebook. I club e la curva daranno il contributo nel corso della stagione, la squadra merita fiducia. Spero nella risposta della gente anche se devo dire che mi aspettavo più abbonamenti. Mancano soprattutto i giovani, quasi scomparsi, abbiamo il compito di stimolarli a seguire l'Unione per il solo fatto di amare questo simbolo, in qualsiasi serie, non solo per le vittorie». Da sempre vicine all'Unione in casa e nelle allegre trasferte le Mule Alabardate, di cui è portavoce la presidente Raffaella Longo: «Le Mule avevano accolto l'appello di Milanese a seguire la squadra in trasferta già nella primavera scorsa. Abbiamo mantenuto un buon numero di iscritte, cercheremo di aumentarlo e staremo vicine alla squadra, ci siamo impegnate a spingere la campagna abbonamenti con un video-spot». Assieme al presidente Alessio Tuntar, Carmen Mattei ha dato un segnale con la riapertura del T.C. San Giacomo: «Speriamo le promesse vengano mantenute, siamo fiduciosi e l'augurio è di rivedere una bella Triestina, con dirigenti limpidi, che non ci deludano. L'apertura del nostro club è un segnale per testimoniare fiducia». Claudio Pangoni, del Triestina Club Bassanese Capriccio, noto per l'impegno sportivo e sociale a favore di Agmen e del giovane tifoso Manuel, affetto da Sla: «E' uno dei punti di forza del club presieduto da Michele Bertocchi. Le aspettative sono alte, è una squadra costruita bene con uno staff professionale. Secondo me ci divertiremo molto». Tullio Bonazza, del club Nereo Rocco: «Siamo soddisfatti della rinascita, ma andiamoci cauti dopo anni di scottature. Entusiasmo e scetticismo si uniscono nella parola cautela». C'è poi chi segue a distanza le sorti dell'Alabarda, come il presidente della Milano Alabardata Matteo Reggente: «Aspettative positive. Mauro Milanese è socio del nostro club, persona di grande esperienza».
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