«Ronchi, non è un caso se resistiamo così in alto»

RONCHI DEI LEGIONARI. Per una delle tante teorie che ruotano intorno al pianeta calcio il big-match tra Ronchi e Juventina si è rivelato la partita "quasi" perfetta, se non per quei due golletti che hanno cambiato i numeri ma non la sostanza.
E' il Ronchi a uscire a testa alta per questo pari abbastanza prevedibile - per lo spessore delle due contententi - ma non annunciato, per avere saputo raddrizzare la barca dopo un avvio contratto e poco produttivo in area avversaria uscendo alla distanza e soprattutto conservando i tre punti di vantaggio sulla principale antagonista in chiave Eccellenza. Sotto gli occhi di almeno mezzo migliaio di spettatori, roba che da queste parti era merce rara da tempo immemorabile, gli amaranto hanno inizialmente patito la verve dei più quadrati goriziani che hanno trovato il guizzo vincente in maniera rocambolesca (le proteste non sono mancate...) ma non hanno mai dato l'impressione di poter dominare e infierire ulteriormente. Nella ripresa il cambio di passo dell'undici amaranto che ha inserito Cappellari nelle retrovie avanzando Debianchi sulla linea mediana (e Zampa ha scalato a laterale destro nel posto prima occupato da Rebecchi) per avanzare il baricentro: mossa tattica che ha premiato, giacché dai piedi di Zampa è partito alla mezzora il traversone sul quale si è catapultato nei tempi e nello spazio perfetti Dallan che ha colpito a rete.
«Un giusto premio per chi ha pedalato per tutto l'anno: Dallan ha atteso la gara più attesa per finire per la prima volta nel tabellino dei marcatori. Se è vero che nella prima parte non eravamo il solito Ronchi stentando a carburare, - ammette il presidente Stefano Croci - bisogna rilevare che siamo usciti alla distanza anche per merito delle correzioni in corsa apportate. Partita tirata per l'importanza della posta in palio, per le enormi aspettative della vigilia e per una cornice davvero unica. Se saremo lassù alla 30.ma? A questo punto non è un caso se ci troviamo in questa posizione, la stiamo confermando e difendendo da inizio anno: dire che il campionato è chiuso è però pura utopia, i giochi sono apertissimi».
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