Sacco: tenere basso il punteggio

«Dopo otto sconfitte di fila, stasera non possiamo risparmiarci»

TRIESTE. «Siamo reduci da una lunga serie di sconfitte, tutte di misura, tra cui quella contro Jesi all'ultimo tiro. Per trovare motivazioni, dunque, dobbiamo solo guardare la classifica. Di positivo c’è che stiamo vivendo questa situazione senza ansia o particolare nervosismo. Stasera a Trieste non possiamo risparmiarci». Giancarlo Sacco, tecnico pesarese giunto a gennaio per sostituire Andrea Zanchi, sintetizza così il momento della sua Recanati. Otto sconfitte consecutive hanno relegato la formazione marchigiana al penultimo posto solitario della classifica, in piena zona playout e a 6 punti dalla salvezza diretta. Con il passare delle giornate le chance di recupero diminuiscono e per questo, sul parquet del PalaTrieste, ci sarà una Recanati agguerrita e pronta a vendere cara la pelle. «Ci proveremo - continua coach Sacco - tenendo in debita considerazione le caratteristiche di un’avversaria che fa dell'agonismo il suo tratto dominante. Nella squadra di quest'anno rivedo le caratteristiche delle squadre di tanti anni fa. Una pallacanestro che si identifica con lo spirito di una piazza: vincere a Trieste, io lo so bene, è tutt’altro che facile».

Difficile immaginare che tipo di partita potranno giocare due squadre reduci da momenti diametralmente opposti. Se Recanati piange, la formazione di Dalmasson si gode i benefici di un successo, quello strappato alla Fortitudo sul parquet del PalaDozza, che ha dato grande fiducia a tutto l'ambiente. Eppure, nel corso della settimana, i campanelli d'allarme circa la gara di stasera sono suonati da più parti. «In effetti, non è facile prevedere che tipo di partita potrà saltar fuori - sottolinea il coach marchigiano - anche perchè noi siamo ancora alla ricerca del nostro equilibrio. Ci stiamo lavorando, ma non abbiamo ancora trovato una vera identità di squadra per cui le risposte che daremo in campo dipendono da tanti fattori. Sarà sicuramente una partita molto fisica, caratterizzata da grande intensità e agonismo. Credo che non avendo un attacco estremamente prolifico, se riusciremo a tenere basso il punteggio avremo maggiori possibilità di restare in partita e giocarcela fino alla fine».

Lorenzo Gatto

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