Calcio, il San Luigi torna nella galassia Juventus

Il club triestino presieduto da Ezio Peruzzo riammesso tra le Academy bianconere: «Grande soddisfazione»

Riccardo Tosques
Il San Luigi Calcio
Il San Luigi Calcio

Era una ferita che non si era mai cicatrizzata del tutto. Il congelamento del rapporto tra San Luigi e Juventus, dovuto ai fatti di cronaca giudiziaria legati all’imputazione per violenza sessuale aggravata su tredici giocatori minorenni da parte di un allenatore delle giovanili biancoverdi, appartiene finalmente al passato.

Il San Luigi, il sodalizio calcistico triestino con il maggior numero di tesserati del capoluogo regionale, è tornato a collaborare con la Juventus Football Club tanto da essere entrata a far parte nuovamente delle Juventus Academy in Italia.

Una sinergia importante tanto a livello d’immagine quanto di sostanza per un club che dopo aver centrato la promozione in Serie D con la prima squadra, sta continuando parallelamente a formare tanti giovani atleti di talento.

«Con grande soddisfazione – commenta il presidente del San Luigi Calcio, Ezio Peruzzo – rientriamo nella prestigiosa galassia Juventus, riprendendo quindi quella collaborazione che già per sei anni in passato aveva dato lustro alla nostra società. Un obiettivo che negli ultimi anni abbiamo ricercato con costanza e grande determinazione».

Le Juventus Academy rappresentano un numero ristretto di centri di eccellenza e di riferimento sul territorio nazionale, selezionate in base a una serie di parametri sportivi e valoriali, dove viene trasmesso il cosiddetto “Metodo Juventus”.

Si parla dunque di condivisione delle metodologie, formazione dei tecnici e visite effettuate dallo staff Juventus durante il corso della stagione sportiva, “con l’obiettivo di portare la professionalità dei metodi e delle programmazioni Juventus direttamente nelle società presenti sul territorio italiano”.

«Dopo la riconquista della Serie D, la partnership con la Juventus è un altro obiettivo importante centrato dal nostro sodalizio nel corso di un 2025 che resterà memorabile. Insieme – evidenzia il presidente Peruzzo – potremo continuare a far crescere i nostri giovani calciatori sia dal punto di vista tecnico che umano, trasmettendo loro la cultura sportiva e i metodi formativi più innovativi attraverso la cura degli aspetti tecnici, mentali, emotivi e relazionali. Siamo infatti consapevoli – conclude Peruzzo – che fra i nostri principali compiti c’è quello di crescere delle persone prima che dei calciatori».

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