Sciarrone: il segreto del Costalunga? Siamo un po’ “zingari”

TRIESTE. Un finale di stagione decisamente da ricordare: la vittoria nei play-off, poi il successo nel Giulia e per Maurizio Sciarrone, alla guida del Costalunga, la soddisfazione è altissima:...
Foto Bruni 15.12.13 Calcio:Costalunga-Muglia
Foto Bruni 15.12.13 Calcio:Costalunga-Muglia

TRIESTE. Un finale di stagione decisamente da ricordare: la vittoria nei play-off, poi il successo nel Giulia e per Maurizio Sciarrone, alla guida del Costalunga, la soddisfazione è altissima: «Proprio così – dice l’allenatore dei gialloneri – ed è ancor più bella perché venivamo da un’annata molto difficile. La nostra squadra, a livello di organizzazione, è praticamente amatoriale: ci condiziona la mancanza del campo che ci impedisce di avere un settore giovanile. In dialetto si direbbe che siamo un po’ “zingani” per la mancanza di una nostra base fissa. Diventa, insomma, una fatica doppia ed è forse un modo diverso di fare l’allenatore per gestire dei giocatori tutti di personalità spiccata». Tante difficoltà non hanno impedito di creare un gruppo molto solido: «E’ la nostra arma migliore, grazie anche al presidente Bracco che ci mette l’anima come il ds Cicchese, Allisi e Scrigner. Dopo la retrocessione, abbiamo fatto un anno di transizione e quest’anno un vero salto di qualità. Tutto ha funzionato a doverre e siamo stati sempre nelle prime posizioni». Il finale di campionato, però, è stato decisivo: «Diciamo che lo slancio l’abbiamo preso a dicembre – racconta Sciarrone – ma la consapevolezza della situazione è arrivata nell’ultimo mese, quando abbiamo deciso di fare i seri. Già perché, solitamente, i ragazzi non si tiravano indietro se c’era l’occasione di far festa anche al sabato sera, salvo poi qualche risultato imprevedibile. Del resto il gruppo ha la sua forza proprio nel rapporto di amicizia e, in un certo senso, nell’assenza di vincoli stretti. L’ultimo mese di sacrifici e i risultati si son visti». Sciarrone è un allenatore di lungo corso: «Forse sono quello più “anziano” per attività, direi da più di vent’anni sicuro. Ultimo allenatore della Muggesana prima della fusione,poi Domio, Opicina, Primorje, San Giovanni, Primorec, con tante promozioni conquistate ed anche un’esperienza fuori porta, a Villesse dove, malgrado ci fosse una retrocessione annunciata, ci siamo divertiti. Al Costalunga, dove ho anche giocato, abbiamo centrato un obiettivo forse non previsto: adesso, con l’ approdo in Promozione, viene il bello, sicuramente, ma non va dimenticato quello che abbiamo fatto. Cercheremo di fare il meglio, consapevoli che c’è anche il rischio di un flop: i problemi non mancheranno, ma è giusto provarci».

Guerrino Bernardis

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