Sgt, i maestri messi alla porta fanno causa
La dirigenza: «Legittima la conclusione dei contratti». Avviate altre azioni legali

Lo scontro tra direttivo e dissidenti all’interno della Sgt non conosce soste. Non solo gli istruttori che hanno recentemente ricevuto il benservito anticipato rispetto alla scadenza naturale dei contratti, e che vogliono vedere onorati gli impegni economici presi dal sodalizio nei loro confronti. Ma anche alcuni genitori di atleti che, attraverso l’avvocato Alessandro Predonzani, hanno presentato richiesta al giudice di pace perché si esprima, decidendo se la dirigenza debba o meno dare loro la possibilità di prendere visione del libro dei soci.
E, infine, un terzo passaggio, con l’udienza del 9 luglio prossimo in tribunale nella quale verrà portata avanti, a nome di un centinaio di soci, la domanda di assemblea straordinaria sulla base dell’articolo 20 del codice civile. Che recita come, nelle associazioni, la convocazione possa avvenire su «richiesta motivata da almeno un decimo degli associati. In quest'ultimo caso, se gli amministratori non vi provvedono, la convocazione può essere ordinata dal Presidente del tribunale». Va ricordato che, invece, al riguardo lo statuto della Ginnastica triestina prevede che il limite minimo sia di un terzo dei soci.
La battaglia legale promossa dai dissidenti contro la gestione Tonon, insomma, si gioca su tre fronti distinti. In primis quello degli otto istruttori ai quali è stata spedita oltre venti giorni fa una raccomandata firmata dal vicepresidente, Davide Losso, nella quale si annunciava la conclusione anticipata del rapporto di collaborazione, la cui scadenza naturale era fissata da contratto al 31 luglio 2009. «Ci è stata comunicata la cessazione - spiega il maestro di judo Raffaele Toniolo - per motivi economici. A fine maggio avevo scritto alla società sottolineando la necessità, specie per alcuni atleti in virtù dei loro prossimi impegni internazionali, di proseguire negli allenamenti durante l’estate. E, conoscendo la difficile situazione economica della Sgt, avevo dato la mia disponibilità a non percepire emolumenti per il mese di luglio.
Tuttavia, non ho mai ottenuto risposta e dal 5 giugno i corsi in via Ginnastica sono stati sospesi. Per avere comunque le mensilità che ancora mi spettano e vedere riconosciuti i miei diritti, mi sono rivolto a un avvocato». E lo stesso hanno fatto altri istruttori.
Dalla società, intanto, arriva la replica del portavoce del presidente Carmelo Tonon e del suo vice Davide Losso: «La conclusione dei contratti è stata decisa sulla base di un articolo degli stessi, che prevede questa possibilità nel caso i corsi siano finiti. Quanto alla richiesta prosecuzione degli allenamenti, stiamo cercando una soluzione anche assieme alle federazioni».
A breve intanto si attende la decisione del giudice Giovanni Sansone sulla questione del libro dei soci.
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