Smith e Carlos riabilitati dagli Stati Uniti dopo 51 anni

colorado springs. Per anni sono stati tenuti ai margini, ma ora il mondo dello sport americano fa definitivamente pace con Tommie Smith e John Carlos. La loro immagine con i pugni avvolti in guanto nero, simbolo del Black Power, alzati sul podio della gara dei 200 metri dell’Olimpiade di Città del Messico 1968 è diventata una delle più famose del ’900, simbolo di un decennio di proteste per i diritti civili degli afroamericani, e ovviamente è rimasta nella storia dei Giochi. Per quel gesto i due vennero espulsi dal villaggio olimpico e rispediti a casa, per aver dato vita a una manifestazione politica durante i Giochi. Al rientro in patria si presero molte critiche e ricevettero minacce, venendo spiati perfino dal Fbi nonostante fossero diventati dei simboli per molti neri d’America.

Solo nei decenni successivi si comprese la reale portata del loro gesto, e per questo Smith e Carlos sono stati insigniti di vari riconoscimenti. Nel 2005 nell’università di San Josè è stata eretta una statua che li ritrae nel gesto che fecero in Messico. Ma ora dal 1° novembre entreranno nella “Hall of Fame” dello sport olimpico statunitense. —

Riproduzione riservata © Il Piccolo