Tavian, l’anima dello sci per disabili

Il tecnico ronchese protagonista come tecnico, dirigente e organizzatore di eventi

RONCHI DEI LEGIONARI. Si è conclusa da pochi giorni la fase finale di Coppa Europa 2015 IPC Alpine Skiing Europa Cup - X Trofeo Hans Erlacher svoltasi a Sella Nevea e organizzata dall’ Asd Sport x All - Hans Erlacher team. L’evento è stato portato in regione grazie all’indispensabile presenza del presidente del comitato organizzatore Paolo Tavian, il quale festeggia i 30 anni in questa disciplina sportiva.

Il ronchese Tavian, classe 1960, da sempre attento al mondo dello sport e in particolare appassionato di sci, ha raccontato alle sue allieve che questa sua passione nacque all’età di 5 anni, quando si trovava ospite da parenti in Germania. Vedendo nello scantinato degli sci inutilizzati decise di provarli. «Sono andato sulla montagna più alta del circondario. Li è nato il mio amore per lo sci. La montagna era alta al massimo... 5 metri – racconta - ed era un dosso innevato del parco giochi». Da quel momento ha trascorso le sue domeniche in pista partendo la mattina presto con la corriera messa a disposizione dallo Sci club Due. La passione è diventata ben presto desiderio di competizione, alternando allenamenti e gare fino ad intraprendere il percorso per diventare maestro di sci.

Sono passati ben 30 anni e tanti sono i ragazzi che hanno ottenuto ottimi risultati a livello agonistico grazie ad i suoi insegnamenti e alle sue “racchettate”: in tanti ne riportano ancora i segni!

L’incontro con Sergio Cechet, rimasto cieco dopo un incidente, ha introdotto Paolo nel mondo della disabilità, prima come guida e successivamente come allenatore e responsabile della squadra nazionale disabili. Il suo palmares, come guida di Bruno Oberhammer, vanta dal 1988 al 1998 ben 9 medaglie paraolimpiche, 5 mondiali e 3 europee, e dal 1998 al 2006 il suo medagliere, come allenatore della nazionale disabili, conta 14 medaglie alle paraolimpiadi. Rimanendo sempre all’interno dell’organizzazione di gare internazionali, agli inizi del 2000 ha trasmesso questa sua passione anche ad altre persone, proponendo di seguire il corso guide. «Inizialmente obbligate e controvoglia – sottolineano Donatella, Marta, Sara e Valentina - ci si è aperto un mondo sconosciuto: dare la possibilità a ragazzi non vedenti di utilizzare i nostri occhi per poter sciare. Un’emozione indescrivibile. Il gruppo che si è venuto a formare tra guide, atleti e collaboratori è un nutrito team di amici affiatati uniti dalla passione per lo sci. Grazie al suo carattere deciso e forte, che ci ha trascinato in questa avventura, non smetteremo mai di ringraziarlo per le numerose possibilità che ci ha offerto, nella speranza di condividere ancora insieme tanti bei momenti. Grazie di cuore Paolo».

Luca Perrino

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