Thiago Silva: «Avevo fiducia in Julio» Arturo Vidal: «Lottato per un sogno»
C’è chi lo ricorda ancora perché protagonista in nerazzurro nella squadra del Triplete di Mourinho. E chi invece lo dileggia perché dopo l’Inter, è fino in un campionato anonimo come quello canadese con la squadra del Toronto, dopo una parentesi inglese con il Qpr. Ieri Julio Cesar Soares Espíndola, come recita l’anagrafe, è stato il grande protagonista del primo bellissimo ottavo di finale ra Brasile e Cile. Non solo ha parato due dei tre rigori sbagliati dalla Roja (a Pinilla e a Sanchez), ma durante la gara ha salvato più volte il risultato, venendo votato al ttermine come man of the match. Le sue lacrime, prima della serie di rigori, hanno ingannato un po’ tutti. Non erano lacrime di resa, ma lo sfogo di un giocatore che da ieri potrebbe diventare eroe nazionale. «Nonostante un primo tempo in cui abbiamo giocato bene, dopo il gol del pareggio siamo stati in difficoltà – ha detto Julio Cesar al termine della partita – Se è andata bene non posso che ringraziare il pubblico e i compagni. Giochiamo in casa e su di noi la pressione è enorme, ma grazie a Dio tutto è andato bene. Quattro anni fa quando siamo usciti dai Mondiali ero triste ed emozionato, anche questa volta piango ma di felicità. Solo Dio e la mia famiglia possono sapere cosa ho passato e cosa passo tuttora. È andato bene ma grazie ai miei compagni che mi hanno dato tantissima fiducia. Ci sono ancora tante partite da fare, spero di fare ancora tante parate come quelle sui rigori».
E che Julio Cesar si sentisse di diventare tutto in un momento un pararigori lo ha rivelato anche il capitano del Brasile, Thiago Silva: «Prima che cominciassero i penalty – ha rivelato l’ex giocatore del Milan – Julio Cesar mi aveva detto di stare tranquillo, perché lui ne avrebbe parati tre. Ed è incredibile che sia successo». A essere pignoli il terzo rigore fallito da Jara è stato calciato sul palo, ma in fondo sono dettagli. «Ora dobbiamo analizzare cosa non è andato – dice ancora Thiago Silva – per cercare di migliorare nelle prossime partite. L’arbitraggio? Per ora non me la sento di giudicare, e faccio comunque i complimenti a un buonissimo Cile».
Soddisfatto al termine della gara anche Felipe Scolari. Il tecnico dei verdeoro ha sofferto come non mai in panchina. Felipao sa di non avere alcuna possibilità di errore. Per questo, sia al termine dei tempi regolamentari, che prima dei rigori, ha rincuorato i suoi ragazzi, ha dispensato consigli, poi alla fine ha fatto parlare i protagonisti, che si sono raccolti a centrocampo, in circolo, tutti abbracciati. Poi ha seguito in silenzio la sequenza dei rigori, non proferendo parola fino a quando Jara non ha colpito il palo, regalando il pass per i quarti alla sua squadra.
Diverso lo stato d’animo dei cileni, eliminati dopo aver giocato alla pari con la squadra accreditata del successo finale. Per tutti ha parlato lo juventino Arturo Vidal fuori dal Mondiale da protagonista. Vidal è stato sostituito al’86’. Forse con lui in campo ci sarebbe stato un rigorista in più. «È difficile e brutto essere eliminati così – ha detto – abbiamo giocato un’ottima partita, ci abbiamo provato. Sono contento della mia prova e dei miei compagni perché abbiamo fatto di tutto per lavorare bene. Abbiamo lottato per un sogno, ma non si è concretizzato. Io non al massimo? Mi sono successe molte cose ultimamente, ma almeno sono qua e ho giocato».
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