Tiziana IV regina tra le “vecchie signore”

La radiosa luce del sole e un perfetto borino hanno fatto da cornice ideale a una vigilia di Barcolana 50 ricchissima di appuntamenti in mare. Barcolana Classic by Siad ha aperto le danze con l’ormai tradizionale sfilata di quasi cento scafi in legno all’interno del bacino S. Giusto, dove erano garantite condizioni di sicurezza ottimali per far ammirare la grande bellezza delle signore del mare. Vista la bora abbastanza tesa, il comitato ha optato per dare una prima partenza alle 12.10 alle imbarcazioni appartenenti alle categorie epoca, classiche e Sciarrelli, che si sono involate sul percorso a bastone da percorrere due volte con partenza davanti al terrapieno di Barcola e boa nei pressi del Castello di Miramare. Circa mezz’ora dopo è stata la volta degli “Spirit of Barcolana”, che si sono accodati sul medesimo campo, mentre le raffiche dapprima sui 25 nodi, poi scesi a 20, non hanno consentito alle passere di lasciare l’ormeggio.
Line honour per Tiziana IV, sloop progettato da Carlo Sciarrelli di 15 metri e mezzo, varato nel 2002 dal Cantiere Alto Adriatico di Monfalcone. Secondo in reale per un’incollatura e vincitore tra gli epoca lo spettacolare Tilly XV di Siegfried Rittler, un Sonder Class tedesco che venne costruito nel 1912 per il principe Enrico di Prussia, fratello dell’imperatore Guglielmo II.
Tra i classici (costruiti tra il 1950 e il 1975) vincono Al Nair III di Fabio Mangione in categoria A e Namib di Pietro Bianchi tra i B. Da segnalare nei classici A il quinto posto di Cadamà, progetto di Giles di 22 metri che lo skipper Marco Rossetto ha trasformato in barca accessibile per disabili.
Nella classifica degli Sciarrelli più grandi primeggia Tiziana IV di Leontino Battistin, portacolori dello Yacht Club Adriaco, circolo co-organizzatore dell’evento; mentre tra i più piccoli la spunta Hywl di Lorenzo Pecorari.
Densissima la classifica degli Spirit of Barcolana, che sono stati divisi in cinque classi, vinte rispettivamente dal vecchio Coppa America Kookaburra III, da Maica di Spinoglio, dal sempre bellissimo Darling III di Enrico Pellegrini, da Betelgeuse e Jan Gilda.
I catamarani M32 impegnati nella Fincantieri Cup, valida come ultima tappa delle M32 Cetilar European Series, hanno potuto finalmente sbrigliare i cavalli e con una mano di terzaroli hanno affrontato le raffiche di bora per portare a casa una terza giornata di vela memorabile. Migliaia di spettatori a terra, ospiti a bordo e tanto agonismo hanno incoronato doppiamente GAC Pindar di Ian Williams, vincitore di tappa e dell’intero circuito, che a Trieste si lascia dietro gli svizzeri di Section 16 di Richard Davies e i super ragazzi di Vitamina Veloce di Andrea Lacorte.
Barcolana One Design, co-organizzata con la Società Nautica Grignano, ha svolto una prova per i Meteor, confermando la netta supremazia di Pekoranera, mentre Melges 24 e Este 24 rimangono a terra per limiti di vento imposti dalla classe lasciando così invariata la classifica.
Grazie a Go to Barcolana by Kempinski, realizzata con la collaborazione del Circolo Naurtico Sirena, arriva in Golfo anche la flotta degli iscritti sloveni, partiti la mattina da Pirano e accolti in bacino S. Giusto dai velisti dello Yacht Club Čupa a bordo di un’antica imbarcazione da pesca. Primo a tagliare la linea è Adriatic Europa, seguito dal Tp52 Generali. —
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