Tocca a Immobile, il primo amore del Conte azzurro
In Europa si è un po’ perso, tra Dortmund e Siviglia, ma all’Europeo si aggrappa per il definitivo rilancio. Stasera tocca a Ciro Immobile, il primo centravanti della Nazionale dell’era Conte. Era il 4 settembre del 2014, il debutto sulla panchina azzurra del tecnico salentino – fresco di addio alla Juventus – a Bari: 2-0 all’Olanda semifinalista a Brasile 2014. E in quell’occasione Immobile segna l’unico gol all’attivo in Nazionale. Quella sera la coppia d’attacco era composta da Immobile e Simone Zaza, la stessa che dovrebbe giocare contro l’Irlanda a Lille. Erano gli uomini su cui aveva puntato Conte per iniziare a costruire la Nazionale post disastro mondiale con destinazione Francia 2016. Stasera il cerchio si chiude e si ritrovano l’uno a fianco all’altro. Corsi e ricorsi storici, si spera.
Il 26enne attaccante originario di Torre Annunziata smania dalla voglia di mettersi in evidenza dopo una stagione tra alti e bassi: è entrato, al debutto, contro il Belgio e Courtois gli ha negato la gioia del gol. Non ha brillato più di tanto in maglia azzurra in questi due anni di Conte: cinque gare di qualificazione e zero reti.
Ci soffre Immobile, l’ultimo capocannoniere italiano della serie A. Era la stagione 2013-2014 e segnò 22 gol con la maglia del Torino dove è tornato a gennaio dopo le esperienze non esaltanti con il Borussia Dortmund e il Siviglia. E’ sul mercato: a Torino non resterà e in Andalusia la concorrenza è notevole.
Francia 2016 è la vetrina ideale per un centravanti che vive di emozioni. E di entusiasmo. E’ carico Ciruzzo, pronto ad attaccare la profondità e a sfruttare il fiuto del gol, nonostante abbia rischiato di saltare l’Europeo per un infortunio. In ritiro fa coppia fissa con l’altro napoletano, Lorenzo Insigne. Sempre insieme. Si sono conosciuti a Pescara, nella stagione 2011-2012. Era il Pescara di Zdenek Zeman e i due, in serie B, facevano faville con il gioco del boemo. Immobile esplose (28 gol) e Insigne si consacrò dopo la bella stagione (sempre con Zeman) a Foggia.
Da allora sono amici per la pelle, anche le famiglie si frequentano. Sono cresciuti e sono diventati papà. All’appello manca il pescarese Marco Verratti, infortunato, a comporre un trio irresistibile in campo e _ a suon di gag e scherzi _ fuori. Verratti è a Ibiza a fare rieducazione e invia sms agli amici. Gioca Immobile stasera e Insigne spera di entrare a partita in corso.Ciruzzo vuole conquistarsi la fiducia di Conte per non perdere terreno nella gerarchia del reparto avanzato. Graziano Pellè non ha convinto contro la Svezia e lui, facendo bene contro i verdi, potrebbe insinuare il dubbio al ct in vista degli ottavi di finale di lunedì (ore 18) a Saint Denis. Era poco più che un ragazzino nel 2006, uno scugnizzo che sognava di sfondare nel calcio quando l’Italia conquistò il mondo a Berlino. Era un tifoso, uno dei tanti scesi in strada a fare festa. Il sogno è quello di vivere le stesse emozioni, ma dall’altra parte della barricata. Da protagonista in campo. Lui ad infiammare il cuore degli italiani, un altro sogno da coltivare. Intanto, c’è l’Irlanda stasera, l’occasione da non fallire per garantirsi un futuro: in azzurro e nel club.
@roccocoletti1
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