Trieste, a Casale per dimostrare di essere all’altezza

A Casale Monferrato, dov’era finita la seconda, la Pallacanestro Trieste inizia oggi alle 18 anche la sua terza stagione di serie A2. Rispetto al 27 aprile scorso molto è cambiata, la truppa biancorossa. Quella squadra si era salvata con il roster più giovane della categoria, questa è ancora più “verde”, avendo abbattuto ulteriormente l’età media del gruppo.
L’obiettivo è sempre lo stesso, una salvezza finanziaramente sostenibile e possibilmente limitando le sofferenze per arrivarci. Difficile che queste due aspirazioni possano sposarsi, ma per poterlo capire bisognerà aspettare qualche tempo, guardando come cresceranno i giovani biancorossi. «Iniziamo con grande curiosità - sostiene coach Eugenio Dalmasson, che si appresta ad iniziare il suo quinto campionato sulla panchina triestina ed è il vero e unico punto di riferimento della squadra - abbiamo voglia di giocare e di capire di che pasta siamo fatti. Dopo un mese e mezzo che ci alleniamo c’era bisogno anche di arrivare a questo momento».
Dopo un precampionato abbastanza positivo, e nonostante la perdita di Akele non più tardi di due settimane fa, la squadra arriva al via con qualche certezza nel roster, un’identità di squadra già abbastanza avanzata ed equilibri che si stanno assestando. L’arrivo in extremis di Prandin, completando numericamente l’organico, permetterà in questo senso un assestamento definitivo, ci si auspica nel minor tempo possibile.
La prima certezza si chiama Stefano Tonut, che sembra essere finalmente uscito dall’uovo. Un cambio di passo impressionante, per quanto ampio è stato in poco tempo, che ne fa adesso un leader in campo. Con lui Carra. Per il resto è tutto da valutare, anche se il precampionato ha detto che per abnegazione e utilità i soldatini Fossati e Coronica sono da encomio e che i due americani promettono bene e sono perfettamente funzionali al tipo di organico esistente. «Ma sono due esordienti - ammonisce il coach -, anche loro hanno bisogno di adattamento a questo campionato».
Casale anche si è rinnovata abbastanza, con i ritorni di Butkevicius e Blizzard e gli arrivi di Tomassini, Natali e del rookye Marshall. E ha assunto in panchina Marco Ramondino. Il quale ha studiato il pre-campionato di Trieste e sa già davanti a chi dovrà piazzare le trincee: Tonut, I.G., Holloway. E allora gli assi nella manica potrebbero essere Marini e soprattutto Bobo Prandin: i meno attesi e quindi con l’effetto sorpresa nelle mani. «Prandin non è ancora in condizione - dice il tecnico - ma conoscendolo dal punto di vista caratteriale e dell’orgoglio, una mano ce la darà di sicuro. Però la partita dovranno farla gli altri, non possiamo aggrapparci a lui. È chiaro che con giocatori più esperti dei nostri e confidando sul fattore campo, i favori del pronostico sono tutti di Casale. Ma da oggi dobbiamo cercare in ogni partita di far vedere che ci siamo anche noi, senza alibi nè paure.
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