Trieste nel finale si arrende contro Brindisi

TRIESTE La Pallacanestro Trieste deve soccombere all’Allianz Dome all’Happycasa venendo sconfitta 72-80, con un parziale di 9-0 negli ultimi 72 secondi.
Trieste comincia con una novità, dando fiducia a Elmore nel quintetto di partenza lasciando il Lobito di rincorsa. Avvio disinvolto dei biancorossi (4’ 6-2) pur tra parecchi errori da una parte e dall’altra. Al 7’ la prima tripla triestina, con Elmore. Ma è soprattutto Mitchell a mettersi in luce, limitando l’impatto di Brown e infatti la banda di Dalmasson guida sazia a rimbalzo (16-7 le carambole nel primo quarto chiusosi sul risultato di 22-21).
Approccio morbito da parte di Trieste nell’inizio del parziale successivo e Brindisi con gli italiani ne approfitta per sorpassare, rintuzzata da due triple di Cavaliero. Da Ros, prima da finalizzatore e poi da assist man provvede a rimettere i biancorossi avanti mentre qualche fischiata assai discutibile fa alzare la temperatura all’Allianz Dome. Notevoli due azioni difensive di Fernandez che manda in tilt Zanelli, notevoli anche gli ennesimi due liberi cannati da Jones che pure per caratteristiche tecniche dovrebbe essere il giocatore chiamato a più viaggi in lunetta. Al riposo sul 36-37, vanificando negli ultimi istanti un micro-allungo. La squarda ci prova di più al tiro ma la percentuale dal campo è inferiore all’Happycasa (37% contro 45%), il vantaggio a rimbalzo si assottiglia. Per Elmore e Justice 3 su 14 in coppia.
Trieste senza mordente, palle perse anche banalmente, poca aggressività. Le conseguenze sono un’ inevitabile fuga di Brindisi (42-52). I due piccoli Usa vengono richiamati in panca per Fernandez e Cavaliero, che ci mettono più garra, riportando Trieste a meno cinque. Il terzo fallo del Lobito è la nuvola che spazza il raggio di sole, un minuto dopo arriva anche la quarta fischiata contro Fernandez (27’ 50-57). I biancorossi capiscono che è il momento di spremere quanto ne hanno. Più cuore, più pressione, più bagarre. Cooke esegue il copione avvisando Brindisi che non è finita (28’ 56-60). Si viaggia a basse percentuali, anche dalla lunetta. Trieste non incanta ma almeno ha il merito di aver annullato il primo, deciso, allungo dei pugliesi di Vitucci reagendo.
La squadra di Dalmasson in apertura del quarto finale ha subito l’occasione del sorpasso, segnando con Strautins e giocandosi il possesso dopo una forzatura pugliese. Non va. Ma se Trieste sbaglia, Brindisi non fa di meglio. Cooke si sbatte tra i lunghi brindisini, per la volata Dalmasson rimette dentro Fernandez, Peric e Jones. E proprio l’ala statunitense firma il 66 pari a 2’30” dalla sirena. Brindisi colpisce da tre, Jones risponde da due, Browon riallunga. Cento secondi allo scadere con Peris che fissa il 70-71. E da un recupero difensivo scaturisce il guizzo di Jones della speranza (72-71 a meno 1’12”).
Brindisi si affida a a Martin, mentre la tripla di Cavaliero è fuori misura. Fa invece dannatamente male quella che Zanelli imbuca da 9 metri per il 72-76 con ancora 21 secondi da giocare. Non si concretizza il tentativo di alley oop tra Fernandez e Cooke. Il Lobito spende il quinto fallo per mandare subito in lunetta Zanelli sperando che fallisca. Speranza vana. Partiti temendo Banks e Brown, alla fine è un italiano che scrive la parola fine. Il break di 0-9 in un minuto e spiccioli da parte dell’Happycasa condanna Trieste alla sconfitta.
Riproduzione riservata © Il Piccolo