Triestina calcio batte Arzignano: la doppietta di Vertainen per un’altra rimonta

Cresce anche la grinta e la qualità dell’Unione in campo che segna 2-1 al Rocco

Ciro Esposito
L'esultanza della Triestina dopo la vittoria contro Arzignano. Fotoservizio Lasorte
L'esultanza della Triestina dopo la vittoria contro Arzignano. Fotoservizio Lasorte

La Triestina sotto zero in classifica comincia a riscaldare i cuori. Forse anche di quelli che non ci sono allo stadio Rocco. Perché due rimonte con vittoria consecutive sono una prova. Una prova che questa squadra ha saputo stare in campo con orgoglio ma anche tecnica e tenuta atletica che nessuno osava pensare il 3 agosto.

Non era facile venire a capo dell’Arzignano: contro una squadra tosta di C ben organizzata, contro la mazzata dei punti di penalizzaione, contro lo svantaggio, contro un paio di decisioni abituali apparse (viedo o non video) poco chiare, contro gli spalti vuoti (e gli ultras fuori a contestare Alex Menta). E invece il gruppo di Marino è stato capace di risalire, con una mezz’ora del secondo tempo feroce e la doppietta del suo cannoniere Vertainen. L’uscita con la fronte sanguinante è l’istantanea della sua prestazione e dell’abnegazione dimostrata dai compagni.

 

Il campo e la scrivania

Meritano, per la seconda volta consecutiva, un encomio e soprattutto meritano una società che finalmente supporti questa squadra, questo pubblico che soffre a non entrare al Rocco, questa città. In questi giorni uno dei nuovi investitori Olivier Centner, dopo aver incontrato il sindaco, il primo cittadino di Muggia e il presidente della Regione ha incontrato anche la squadra. Oggi dicono, nascerà finalmente il nuovo cda di Lbk e ci sarà il nuovo presidente. Bene, il tempo e il denaro perso è stato già troppo. E anche i punti in meno in classifica (ora a-12)

 

Marino fa qualche modifica rispetto a Lumezzane. Anzi riparte dal modulo del secondo tempo con due punte (Vertainen-Faggioli) e un trequartista D’Urso. Risparmia anche qualcosina (Tonetto) fors epensando alla partita di giovedì con l’Inter. Nei quattro dietro i terzini sono Anzolin e Silvestro e D’Amore va a centrocampo. Le intenzioni di aggressività però sono spente dal buon pressing e dall’assetto compatto dei vicentini. Gli inserimenti di Lakti fanno tremare Matosevic così come D’amore scalda le mani del bravo Manfrin poco prima del vantaggio ospite. L’Unione si fa trafiggere da un cross morbido che Milillo fira in rete. Per l’arbitro c’è qualcuno in fuorigioco ma non è dello stesso avviso dopo il controllo video.

 

L’Fvs Maligno

L’Arzignano beneficia della nuova tecnologia, la Triestina invece no. Perché Faggioli al 42’ si trova in ottima posizione, dovrebbe calciare, invece indugia e cade con le mani di un avversario appogiate sulla schiena. Episodio dubbio, con l’Unione che reclama un penalty non accordato dall’arbitro dopo la ricognizione video.

Vertainen. Fotoservizio Lasorte
Vertainen. Fotoservizio Lasorte

Reazione sontuosa

La prima frazione oggettivamente, al di là degli episodi, non consegna una Triestina convincente anche se sempre sul pezzo. D’Urso e compagni riaprtono a testa bassa e trovano subito la rete. D’Amore da destra fa filtrare un pallone in area e Vertainen trova lo spiraglio vincnete bucando una retroguardia tutt’altro che irreprensibile. L’Unione ci crede e una staffilata di D’Amore è deviata con maestria da Manfrin. Ci prova ancora D’Urso in semirovesciata mentre un Faggioli poco pronto si fa deviare la palla da Manfrin su assist di Vertainen.

Finalmente il sorpasso

L’Unione stazione con costanza nella metà arzignanese. Ed è un buon segno. Il là al sorpasso lo dà Jonsson: la sua botta di destro dai 20 metri trova la punta delle dita di Manfri, palla sul palo e tap-in vincente del finlandese. Il vantaggio per quanto visto, anche dopo il buon ingresso di Kijine (per D’Urso), ci sta tutto. Solo dal 33’ in poi gli ospiti si svegliano: Silvestri salba la porta su un’uscita inguardabile di Matosevic, poi il portiere si riscatta in pieno recupero dopo esser stato graziato dall’ex Minesso.

L’Unione può festeggiare la seconda pesante vittoria della stagione. La squadra c’è. La quota zero ancora lontaissima.

 

 

 

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