Triestina Calcio, pagati in anticipo gli stipendi di luglio e agosto
Il club ha versato i bonifici a giocatori e staff, per cui la scadenza era fissata al 16 ottobre. Dopo mesi di ritardi un’iniezione di fiducia per raggiungere credibilità e salvezza

Di per sé i pagamenti degli stipendi ai giocatori non rappresentano certo una notizia per una società di calcio, bensì la semplice normalità. Ma in un ambito come quello della Triestina, dove negli ultimi mesi è successo di tutto e di più, il saldo degli emolumenti in anticipo rispetto alla scadenza diventa giocoforza qualcosa di rilevante.
Per questo va dato il giusto risalto al fatto che gli stipendi ai giocatori di luglio e agosto ci risultano già pagati, addirittura con qualche giorno di anticipo rispetto alla scadenza del 16 ottobre. Per quanto riguarda tasse e contributi, dovrebbero essere saldati martedì o al massimo mercoledì.
Inversione di tendenza
Il fatto è una notizia significativa perché tutti purtroppo ricordano la via crucis alabardata degli ultimi mesi, le inadempienze nei pagamenti, o l’ansia che ha accompagnato anche le scadenze che poi in qualche modo sono state rispettate in extremis.
Si è iniziato con le inadempienze parziali a febbraio e aprile (pagati solo i netti ai giocatori senza tasse e contributi), poi al thrilling dell’iscrizione all’ultimo momento a giugno, quindi la clamorosa ricaduta di luglio, quando non fu pagato nulla con la conseguente penalizzazione appena ricevuta di altri 13 punti (il 20 ottobre si discute il ricorso).
Poi la rinascita sul filo di lana di agosto, ma con la pecca della fideiussione integrativa mancante per la quale è attesa la sentenza il 23 ottobre (un punto, al massimo due di penalizzazione). Poi tutto è filato liscio lo scorso 16 settembre e ora il trend sembra proseguire con questa scadenza che per la prima volta viene risolta con anticipo rispetto alla deadline, senza rincorse affannose dell’ultimo secondo.
Un segnale importante
Un buon segnale? Certamente sì, il fatto di rispettare i pagamenti è la conditio sine qua non per far andare avanti la società, mantenere credibilità e conservare qualche speranza di salvezza. Ma manca ancora molto per avviare un riavvicinamento con i tifosi, e anche per capirci chiaro su cosa succede davvero in società. Innanzitutto, se vengono rispettati i saldi per tutte le figure obbligatorie per le norme federali ai fini di non incappare in nuove penalizzazioni, ci sono sempre pagamenti del passato non ancora risolti, tra cui dipendenti, fornitori e il settore giovanile.
Ancora tanti dubbi
Ma poi c’è anche la questione della chiarezza e della trasparenza. Finora, a parte la conferenza stampa un po’ particolare del presidente Tom Zelenović e il comunicato con cui è stato resa nota la nomina del nuovo cda, altre esternazioni del nuovo board non ci sono state come non si sono registrati segnali di vicinanza al territorio e alla tifoseria, anche se lo stesso Zelenović è tornato a Trieste.
Non risulta sia stato nominato nemmeno un nuovo amministratore delegato, e non è stato ancora chiarito il ruolo di Alex Menta, che per tanti tifosi risulta il nodo su cui si gioca il ritorno allo stadio. E sembra ci sia anche una certa freddezza sulla questione Montedoro: proprio martedì il sindaco di Muggia Paolo Polidori ha detto che dopo la prima visita del presidente non ha sentito più nessuno, tanto meno ha riscontrato qualche approfondimento sul centro sportivo, insomma anche lui cerca di capirci qualcosa su quali siano le intenzioni della società.
Insomma benissimo il rispetto dei pagamenti senza affanni, ma attorno all’operare della società restano ancora tanti dubbi che il nuovo cda ha il dovere di dissipare al più presto.
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