La Triestina con Ionita e Vertainen fa il colpo a Lumezzane: battuta 3-1

Attenzione, pressione, precisione nella verticalità e soprattuto tre gol stroncano qualunque velleità dei padroni di casa

Dall' Inviato Ciro Esposito
L’esultanza degli alabardati dopo il gol di Ionita. (Mariani/Lasorte)
L’esultanza degli alabardati dopo il gol di Ionita. (Mariani/Lasorte)

L’Unione ai piedi delle prealpi bresciane si riprende quanto aveva gettato una settimana or sono al Rocco contro il Lecco. La squadra di Tesser domina il Lumezzane con una prima frazione da manuale e una seconda parte di gestione ordinata di fronte alla reazione (non veemente) dei padroni di casa.

Determinazione e tecnica

Concentrazione, pressione alta, precisione tecnica nelle verticalizzazioni sono le armi che in avvio mettono alle corde i lombardi. E quella voragine che separa in classifica le due contendenti non si vede proprio. Ma la differenza la fanno quei gol mancati in tante occasioni: la prima in campo di Ionita è baciata da una conclusione nel sette, forse l’ultima (lo sapremo oggi alla mezzanotte ma la sua permanenza è in rialzo se come sembra non arriva Redan) di Vertainen è scandita da quella cattiveria che si è vista poco. Due reti del finlandese, una di tecnica e l’altra di presenza in area. Se gioca così può essere decisivo. La Triestina, beneficiata dal triplo vantaggio in 30’, dimostra di aver maturità per non vacillare. Anche se la rete finale di Tenkorang è il segnale che i cali di tensione sono sempre in agguato.

I nuovi volti

Tesser apporta immediatamente alcune modifiche nei protagonisti rispetto all’ultima sfida casalinga con il Lecco. Il mercato ha portato in dote qualche volto nuovo. Il primo a essere schierato è il moldavo Ionita (arrivato da pochi giorni dal Lecco) che va a prendere la posizione di mezzala sinistra. L’altra novità è l’inserimento a del giovane Balcot. Per il resto tutto secondo tradizione.

Gol a raffica

La partenza dell’Unione è bruciante, il resto della prima frazione debordante e non solo per i tre gol che sono il segno del dominio. Atteggiamento concentrato, pressione alta, equilibrio e passaggi veloci in verticale stordiscono i padroni di casa molto imprecisi. Segnare subito è un plus pescato dal neoarrivato Ionita con un destro da lontano di gran classe (palla nel 7). Neanche il tempo di riorganizzarsi e i padroni di casa si inchinano allo scavetto di Vertainen lanciato magistralmente da D’Urso. Finita qui? Assolutamente no. Il Lumezzane cerca di sfondare a sinistra con Piga e Iori e su piazzato di quest’ultimo Roos fa un capolavoro. Poi al 27’ il tris. L’Unione si distende come si è visto poche volte in questa stagione, Olivieri calcia di destro, Firigheddu non trattiene e il tap-in dell’attaccante è implacabile. Franzini cerca la scossa con un doppio cambio (Ferro per D’Agostino, Pittino per Piga) ma Roos dice ancora no a Iori. Franzini con i due ingressi modifica l’assetto davanti e crea qualche scompiglio, anche se è l’Unione che potrebbe segnare con D’Urso.

Ripresa in controllo

Si riparte con un’accelerazione del Lumezzane. L’Unione stringe i denti, rischia poco (chiusura in extremis di Frare all’8’). Gli alabardati scandiscono i ritmi e sono ancora pericolosi in ripartenza. I cambi (Voca poi anche Cortinovis) aiutano non poco la causa. Il gol in mischia dei padroni di casa è frutto di una distrazione che per fortuna arriva molto tardi. Troppo tardi. Così l’Unione chiude senza affanni e può pensare al Trento. Dovrà pensarci molto bene. I passi falsi a questo punto pesano troppo

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