Ufm, poker al Sevegliano per preparare la Coppa

MONFALCONE. Com'era lecito attendersi l'Ufm ha chiuso la serie di amichevoli estive vincendo facile (4-1 il risultato finale) anche contro il Sevegliano, squadra di Promozione.
Prestazione double-face per i biancazzurri che nella prima frazione, quella disputata con l'undici che verosimilmente affronterà domenica in Coppa la Triestina al Rocco, hanno maramaldeggiato con un poker per poi subire un parziale negativo nella ripresa quando dei cosidetti titolari ne sono rimasti in campo solo un paio, Araboni e Gallinelli. Zoratti cercava ulteriori conferme dai giocatori che dovrebbero vestire le casacche dall'uno all'undici, ma è chiaro che in serie D come in qualsiasi altra categoria di “titolarissimi” ce ne sono ben pochi.
«Mi serviva rodare per un tempo quella che al momento è la formazione migliore - confermava soddisfatto il mister a fine gara - e devo dire che le cose sono andate per il verso giusto. Davanti l'intesa tra i nostri stoccatori funziona a meraviglia, sembra quasi che Araboni e Acampora giochino assieme da una vita. Ci manca un po' di filtro in mezzo al campo (uno come Bogar non si sostituisce dall'oggi al domani, ndr) in quanto Raffa è abilissimo a costruire e Coacci deve ancora trovare i giusti sincronismi mentre sulle corsie laterali Martincich e soprattutto Bergamasco filano che è un piacere. Dietro non abbiamo ballato granchè, mi è piaciuto Cussigh che ha spinto parecchio».
Tre delle quattro reti sono state realizzate dal “Toro” Araboni, una da Acampora che se ne è vista annullare pure un'altra: «Quello che si potrebbe attribuire a Gallinelli l'ho messo dentro io, diciamo che gliel'ho rubato. Scherzi a parte - ci ride sopra Christian Araboni - le mie caratteristiche si completano al meglio con quelle di Acampora, un signor giocatore: sono convinto che faremo benissimo assieme anche se c'è sempre da migliorare. Mi sono trovato benissimo in una grande piazza come Trieste e ho aspettato fino all'ultimo per rimanerci, ma questo non vuol dire che l'Ufm sia un ripiego, anzi: ho tantissimo entusiasmo e voglia di dimostrare quanto valgo. E' presto per fare proclami o per dire qualcosa sulla stagione che sta partendo, l'obiettivo rimane quello della salvezza e il punto di partenza è Zoratti: il suo curriculum calcistico parla da sè».
Tra i fuoriquota sempre più in rampa di lancio Marco Bergamasco, un autentico razzo sulla corsia destra che con i suoi inserimenti e la sua capacità nel fornire assist sarà manna dal cielo per quei due là davanti: «L'anno scorso a Manzano il modulo era diverso ed avevo compiti più offensivi, quest'anno mi sono dovuto abbassare un po' ma non è un problema poichè con quei due autentici fuoriclasse che ho davanti posso trovare il tempo di arrivare nell'area avversaria. Sarà dura mantenere il posto perché la concorrenza tra i fuoriquota è altissima - conclude Bergamasco - quel che conta è farsi trovare pronti e convincere il mister a suon di prestazioni convincenti».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo