Una bomba di França buca la diga Arzignano

La Triestina domina ma Salsano para tutto. Poi ci pensa il bomber
Di Ciro Esposito
Foto BRUNI 26.02.17 Calcio:TRiestina-Arzignanocampo-Franca esulta dopo il gol
Foto BRUNI 26.02.17 Calcio:TRiestina-Arzignanocampo-Franca esulta dopo il gol

TRIESTE. Non erano bastate dieci occasioni da gol (fermate da quattro parate strepitose), non erano stati sufficienti dieci calci d’angolo a zero e nemmeno giocare contro una squadra in dieci per un tempo. Sono serviti quasi più di 80’ alla Triestina per venire a capo di un match dominato contro l’ArzignanoChiampo.

È stato guarda caso il piede di França su punizione a spezzare quello che sembrava un sortilegio e a scatenare il pubblico del Rocco. Al 37’ della ripresa è stato il bomber su calcio piazzato, come era già successo a Feltre, a firmare il lieto fine di un film che stava diventando un incubo.

La Triestina ha sempre avuto in mano il bandolo della matassa. Non solo nella ripresa, giocata in superiorità numerica per l’espulsione di Vanzo (doppio giallo), ma anche nella prima parte della gara. Meduri e compagni sono riusciti a confezionare nel primo tempo quattro nitide palle-gol respinte con interventi tutt’altro che banali dal giovane e brillante Salsano. Alabardati pimpanti sin dal primo minuto (una rarità) contro i veneti piuttosto arrendevoli ma falcidiati dall’influenza. La sagacia tattica di Meduri e la verve di Corteggiano e França hanno messo in evidenti ambasce i verde-fluo. Il Rocco ha visto per la prima volta dall’autunno una Triestina capace di proporsi a buon ritmo e con efficacia sconosciuta sia nel gioco sulle fasce (benino anche Banegas) che nei fraseggi in verticale. Tante occasioni ma un solo gol e non per responsabilità degli attaccanti ma per la dedizione dei difensori di Beggio e dello stato di grazia del loro estremo difensore. Un gol però pesante quanto la vittoria, che non sposta nulla in classifica visti i successi di Mestre e Campodarsego, ma sposta di un tassello in avanti la sequenza di affermazioni consecutive che diventano sei. Un record importante nella speranza di rosicchiare qualche punticino qua e là alla capolista Mestre.

Andreucci, rispetto alla partita vinta in extremis a Noale, sostituisce naturalmente a sinistra lo squalificato Bradaschia con Corteggiano e reinserisce capitan Leonarduzzi al centro della difesa. Per il resto il tecnico dà fiducia al 4-2-3-1 adottato con ottimi risultati a partire dall’infortunio di Cecchi.

L’Unione prende subito in mano il pallino e già al 15’ un sinistro di França impegna Salsano in un intervento in due tempi. Il portiere dell’Arzignano è ancora pronto al 25’ su incornata di Aquaro e 6’ più tardi su colpo di testa del bomber. Al 45’ una fiammata di Dos Santos lascia gli ospiti in dieci: il brasiliano si invola al limite dell’area ed è sgambettato da Vanzo già ammonito. Punizione dal limite ed espulsione ineccepibile. L’intervallo è monopilazzato dai ragazzini in maschera e dalla banda refolo ma il vero scherzo di Carnevale lo offre la partita. Perché l’Unione (Marchiori entra per il claudicante Leonarduzzi) attacca a spron battuto ma non riesce a passare. I corner si contano con il pallottoliere e l’Arzignano, costretto alla retroguardia, rischia di capitolare al 3’ con Dos Santos “murato” in area e poi con un diagonale di Meduri che sfila pericoloso davanti alla porta di Salsano. Andreucci si gioca di nuovo il jolly Serafini (França va a destra) per Banegas. Una gran girata del superbomber (20’) viene tolta dalla porta da un colpo di reni di Salsano che si ripete su una conclusione di Celestri (con tap in poco preciso di Corteggiano) e su un destro velenosodi Serafini. L’assedio degli alabardati è incalzante e il pubblico del Rocco sostiene la squadra. I tifosi però esplodono al 38’. Serafini si procura una punizione. França scaglia la palla nell’angolo lontano dove Salsano stavolta non può arrivarci. È il diciasettesimo sigillo dell’attaccante che porta la classifica a quota 58.

Un traguardo di tutto rispetto anche se non basta. Ma la Triestina sta ancora crescendo e prosegue nella sua corsa solitaria all’inseguimento dei record. Tutto il resto dipende dalla compagine di Zironelli.

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