«Una Goriziana difficile da comprendere»
GORIZIA. «Se tieni gli avversari ad appena 57 punti, sul loro campo, e perdi ugualmente la partita, allora vuol dire davvero che c'è qualcosa che non funziona».
La riflessione di coach Paolo Bosini è la fotografia della pesante sconfitta subita sabato sera a Trieste contro il Bor Radenska dall'Us Goriziana nel campionato di basket di serie C Silver. Pesante non nel punteggio, bassissimo (57-51 per il Bor), ma nei contenuti e nel significato per la classifica. Già, perché questo ko da un lato conferma una tenuta mentale ancora non all'altezza della situazione, in casa Usg, e dall'altro avvicina pericolosamente i goriziani alle sabbie mobili del fondoclassfica. Ora l'Usg è stata raggiunta a quota 10 proprio dal Bor, e mantiene solo due punti di margine sulla coppia di penultime, Feletto e Fagagna, con il solo Don Bosco Trieste staccato sul fondo a quota 4.
«E' una brutta sconfitta - ammette Bosini -, più che altro per l'atteggiamento in campo dei miei giocatori, troppo remissivo. Lo dico da tempo: purtroppo siamo un gruppo davvero difficile da comprendere, gestire e prevedere a livello mentale, e questo ci condiziona nei risultati». Bosini rivaluta le qualità del Bor («E' vero che ha perso tante partite, ma fin qui ha comunque sempre o quasi sempre fatto soffrire le sue avversarie» dice), ma analizza anche ciò che ha differenziato le due squadre sul parquet di Trieste. «I nostri avversari hanno giocato come sanno, consapevoli dei loro limiti, ai quali hanno sopperito con l'impegno, l'applicazione, la determinazione - dice Bosini -. Proprio quello che è mancato a noi, che pensiamo, forse anche giustamente, di avere delle qualità superiori, ma poi giochiamo con supponenza. E questo si traduce in tantissimi errori gratuiti».
Marco Bisiach
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