Una grandinata di gol tra Primorec e Juventina

TREBICIANO. Il miglior attaccante del girone (ospite) contro la terza difesa più perforata della poule (Primorec)? Un fattore consequenziale è stato allora vedere la Juventina segnarne quattro, ma l'ultimo proprio in zona Cesarini e tra l'altro su rigore.
I biancorossi di Nicola Sepulcri, però, non pensavano di poterne prendere di nuovo quattro (è ancora fresco il ricordo del 4-4 con il San Giovanni) visto che in precedenza il Primorec ne aveva siglati diciannove in altrettante uscite. E invece i padroni di casa sono riusciti a migliorare decisamente la loro produttività offensiva in un colpo solo proprio contro una delle big della Promozione B.
Per la gioia in primis del direttore sportivo di casa Enzo Esposito, che ha rivestito i panni dell'allenatore nella circostanza vista la squalifica inflitta a Roberto Sorrentino. E così sono quattro anni che il napoletano trapiantanto a Trieste mantiene la sua imbattibilità personale contro la "Juve".
Il risultato di prestigio, però, non basta al club presieduto da Darko Kralj per evitare l'ultima piazza, complici gli altri risultati. Altri riscontri che non sono favorevoli neanche alla vice-capolista, ancora alle prese con le assenze nella rincorsa ai suoi sogni di gloria.
Quanto alla sfida, il campo duro non agevola la manovra, affidata soprattutto alle gesta degli ospiti, mentre i padroni di casa pungono con delle belle ripartenze. Ne viene fuori in ogni caso una gara avvincente, che vede i locali andare per due volte sul doppio vantaggio.
La prima nel primo tempo, nel corso del quale vanno sul 2-0 con la doppia di Ruzzier praticamente in mezzo round. Tocca a Sant riaprire i giochi nel finale, ma Gileno riallunga al 5' della ripresa con un bel tiro da fuori, che si infila all'incrocio dei pali.
Il Primorec si illude ancora perciò e lo fa per più di un quarto d'ora. Bastano poi 2' al team del capoluogo isontino - tra il 22' e il 24' - per risalire la china e trovare il primo pareggio con Nardella e Sant. Tutto finito? No, perchè nella coda c'è il sale. Zacchigna, bomber temuto alla vigilia dallo stesso trainer Sepulcri, fa sorridere i suoi al 42', ma l'ultimo guizzo non era ancora stato servito. Cinque di recupero e allo scadere un intervento sulla linea di Cudicio è punito con il rosso e la concessione del calcio rigore. Bardini non fa cilecca.
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