Us Open, Murray vince il primo Slam

NEW YORK. Al quinto tentativo Andy Murray riesce a conquistare il suo primo titolo di uno Slam. Lo scozzese si è laureato campione sul cemento di Flushing Meadows al termine di una maratona tennistica durata 5 ore contro il campione uscente, il serbo Novak Djokovic.
Dopo la cocente sconfitta di Wimbledon, contro Roger Federer, Murray riesce a inserire il suo nome nell’albo d’oro di un torneo del Grande Slam impreziosendo un’estate d’oro, come la medaglia che ha conquistato un mese fa all’Olimpiade. L’impresa di oggi non ha nulla da invidiare a quella portata a termine nella competizione a cinque cerchi. Murray ha dovuto lottare per cinque lunghissimi set, nonostante avesse conquistato i primi due per 7-6, 7-5.
Nel terzo e quarto è venuto fuori Djokovic che ha lasciato all’avversario appena cinque game inanellando un 6-2, 6-3 che ha messo sotto pressione Murray. Lo scozzese non si è lasciato schiacciare e al quinto ha messo a segno due break mandando al tappeto un agguerrito Nole con un netto 6-2 che non lascia spazio a recriminazioni. «Devo fare i complimenti ad Andy - dice Djokovic durante la premiazione -. Se lo merita proprio questo titolo, assolutamente. È stato un onore far parte di questo match».
«Finalmente ce l’ho fatta», afferma invece Murray ringraziando in particolare il suo tecnico, Ivan Lendl, una vecchia conoscenza dei campi newyorchesi. «È uno dei più grandi tennisti di sempre - sottolinea -. Qui ha fatto 8 finali di fila. È bello averlo nel mio angolo, non solo lui, ma tutta la mia squadra». Prima di ieri Murray aveva disputato altre 4 finali del Grande Slam. Nel 2008, sempre agli Us Open, perse in 3 set contro Roger Federer, lo stesso che due anni dopo spense i suoi sogni di gloria, questa volta all’Australian Open. Nel 2011, sempre a Melbourne, lo scozzese cedette a Djokovic, sempre in 3 set.
Quest’anno, infine, dopo la sconfitta contro Federer sull’erba di casa, a Wimbledon, non riuscì a trattenere le lacrime, con lo svizzero che lo consolò dicendo: «Tranquillo, presto conquisterai uno Slam». Finalmente, quel giorno è arrivato.
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