Zetto del Costalunga l’eroe, rigore parato due volte

Nel campionato di Promozione impresa del portiere. Zaule Rabuiese migliore delle triestine
Foto BRUNI TRieste 04.12.2011 Calcio:Costalunga (gialli)--Lumignacco
Foto BRUNI TRieste 04.12.2011 Calcio:Costalunga (gialli)--Lumignacco

TRIESTE. «Rigore è quando arbitro fischia» sentenziava sornione Vujadin Boskov, per qualche penalty dubbio a favore: i tiri dal dischetto furono sindromi per gli azzurri che ci persero mondiali ed europei, salvo poi esorcizzarli con il cucchiaio di Totti che ci portò al mondiale berlinese. Ultimamente, però, ci siamo ricascati con Zazza e Pellè. Insomma, la massima punizione esalta quando viene fischiata ma fa tremare chi va sul dischetto per battere il portiere che, bene o male, ha poco da perdere. Se subisce, era rigore, se lo para…La questione è dibattuta: sbaglio del battitore o prodezza del custode dei pali. E la dodicesima di Promozione contribuisce alla discussione: ne sono stati fischiati parecchi ma in tre circostanze, sono stati esorcizzati e, in particolare a Muggia, Gianluca Zetto, portiere del Costalunga, ne ha parati ben due consecutivi, fischiati in successione senza che la palla avesse abbandonato l’area giallonera. Due intuizioni davvero prodigiose che Gianluca ricorderà a lungo, al pari di Pippan e Carbone i due tiratori del Domio cui va riconosciuta l’attenuante della lunga attesa, prima di batterli, causa soccorsi agli infortunati. L’altro portiere sugli scudi è Daniel Donno, la cui prodezza su Mborja, però, non è bastata al suo San Giovanni per uscire almeno col pareggio dal campo di Aquilinia. La quart’ultima d’andata riporta in vetta l’Ol3, che ha vinto a Cervignano, a fianco del Ronchi che ha pareggiato il derby con la Pro Gorizia; mentre la neopromossa Tarcentina – friulani, non carnici, per carità - si conferma la sorpresa da quartieri alti e la Juventina sembra essersi ridestata. Lo Zaule è la migliore delle triestine, tutte vicine nella seconda parte della classifica dove proverà a risalire il Costalunga che contro il Domio ha centrato la prima vittoria casalinga. Torniamo ai rigori: anche il “Principe” Francesco De Gregori li ha cantati e a quel ragazzo che «mise il cuore dentro le scarpe e corse più del vento» diceva «…Nino non aver paura, di sbagliare un calcio di rigore, non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore…».

Guerrino Bernardis

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