Coronavirus, 20 domande e risposte sulle nuove misure adottate dal governo

La pandemia è ancora lontana dall’essere sotto controllo. Il nuovo Dpcm non ha imposto un divieto assoluto di raggiungere le seconde case: il ritorno alla residenza, al domicilio e all’abitazione viene sempre garantito (la precisazione è contenuta anche nelle Faq del governo). Rispetto al precedente provvedimento, sono state introdotte modifiche. Nelle seconde case si può andare se si trovano in zona arancione o rossa a patto che non ci siano disposizioni per quel territorio prese da sindaci o governatori. Interpretazione confermata dal Viminale, che ha anche diramato la circolare interpretativa del nuovo Dpcm.
Può capitare, quindi, che l’arancione di una zona venga irrobustito con il divieto di raggiungere le seconde case. Tra le limitazioni, resta quella di poter raggiungere la seconda casa solo con il proprio nucleo familiare convivente. In caso di controlli, bisognerà poter dimostrare che si ha a disposizione la casa da prima del 14 gennaio (non valgono gli affitti brevi) e che l’immobile in cui si arriva sia vuoto. Pasqua, però, è ancora lontana e non si può escludere l’introduzione di misure più restrittive.
La seconda casa si può sempre raggiungere in caso di necessità, ad esempio quando c’è una perdita d’acqua, per il tempo necessario a risolvere il problema e con le persone funzionali all’intervento. Visto che le norme potranno cambiare, chi ha intenzione dimettersi in viaggio dovrà aggiornarsi sui siti istituzionali di Regioni e Comuni. Di seguito le venti domande più frequenti sulle nuove misure e le risposte.
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