La Comunità degli Italiani rinasce a Zara e onora Girolamo Luxardo
Il sodalizio è intitolato a Girolamo, fondatore della storica fabbrica del Maraschino. Presidente il giornalista Selimović: «Siamo comunità aperta»

La città del Maraschino torna ad avere la propria Comunità degli Italiani.
Si chiama “Girolamo Luxardo” e porta dunque il nome di un personaggio leggendario a Zara in quanto – grazie alla ricetta della consorte Maria Carnevari – avviò nel 1821 la produzione del famoso liquore Maraschino, fondando la Privilegiata Fabbrica di Maraschino “Excelsior” Girolamo Luxardo.
Poco tempo fa è avvenuta la registrazione del sodalizio dei connazionali della città dalmata, il cui presidente è Šenol Selimović, apprezzato giornalista, nato nel 1963 in Turchia da madre italiana, originaria del rione zaratino di Borgo Erizzo.
L’assemblea costitutiva del sodalizio si è svolta il mese scorso, appuntamento che ha segnato la nomina a presidente di Selimović, il quale ha subito voluto puntualizzare che «la Comunità degli Italiani zaratina esisteva già da decenni, ma si è spenta a causa di vari problemi, praticamente insormontabili».
Il neopresidente ha fatto sapere che la Giunta esecutiva, oltre a Selimović, è costituita da Roberto Pinto, vicepresidente e poi da Mauro Fabrizio Madonia, Josip Matassi e Marijan Kocijan.
La Comunità dei connazionali zaratini, così il giornalista, non intende chiudersi in se stessa, ma è aperta alla collaborazione con l’Unione Italiana, l’Ambasciata italiana a Zagabria, il Consolato generale d’Italia a Fiume, l’Associazione dei Dalmati Italiani nel Mondo e la FederEsuli.
«Posso confermare – ha detto ai microfoni di La Dalmazia europea – che per la prima volta la mia città avrà una trasmissione, televisiva e radiofonica, in lingua italiana. Vogliamo pure avviare un discorso di cooperazione con il Dipartimento di Italianistica dell’Ateneo di Zara. Spero che i connazionali di Zara e i nostri esuli risultino soddisfatti del lavoro che porteremo avanti in seno al sodalizio».
La rinascita della Comunità degli Italiani a Zara è stata salutata con speranza e orgoglio dall’ambasciatore d’Italia in Croazia, Paolo Trichilo, dalla console generale d’Italia a Fiume, Iva Palmieri, dal presidente della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana, Marin Corva, dal presidente dell’Università popolare di Trieste, Edvino Jerian e infine da Antonio Concina, sindaco dell’Associazione dei Dalmati Italiani nel Mondo e tutti hanno espresso il massimo sostegno – attuale e futuro – al nuovo sodalizio.
Corva ha rivelato che della vecchia Comunità non si ha più praticamente alcuna informazione. «Ci sono stati gravi intoppi in campo dirigenziale e finanziario – ha spiegato – con l’allora amministrazione che aveva disatteso gli obblighi verso lo Stato croato, non presentando per due anni di fila il bilancio consuntivo. Quale conseguenza, l’Unione Italiana aveva deciso di sospendere l’anno scorso i relativi fondi. Ma ora il clima è decisamente cambiato per gli italiani di Zara».
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