Investimento mortale a Fiume, l’ex questore Ružić in carcere preventivo

Trenta giorni di custodia cautelare. L’avvocato difensore presenterà ricorso. Il settantenne non aveva prestato soccorso al pedone, poi deceduto in ospedale

Andrea Marsanich
Trenta giorni di custodia cautelare. L’avvocato difensore presenterà ricorso. Il settantenne non aveva prestato soccorso al pedone, poi deceduto in ospedale
Trenta giorni di custodia cautelare. L’avvocato difensore presenterà ricorso. Il settantenne non aveva prestato soccorso al pedone, poi deceduto in ospedale

Trenta giorni di custodia cautelare in carcere. È la misura emanata dal giudice inquirente del Tribunale regionale di Fiume nei riguardi di Mirko Ružić, 70 anni, ex questore ed ex capo dell’Ufficio imposte fiumano, sospettato di pirateria stradale.

Il fatto

L’episodio in cui questo controverso personaggio risulta coinvolto (ricordiamo che per anni è stato uno degli esponenti più in vista del partito Hdz, centrodestra) si è verificato mercoledì scorso, 6 novembre, nel quartiere fiumano di Valscurigne: l’auto su cui viaggiava l’ex questore ha investito un pedone di 49 anni, rimasto a terra in condizioni gravissime.

Ružić non si è fermato per soccorrere lo sventurato uomo, né ha chiamato polizia e sanitari, optando per la fuga. Il pedone è stato trasportato al Centro clinico - ospedaliero fiumano, dove purtroppo è deceduto.

La polizia si è messa subito a cercare il pirata della strada, che era fuggito in direzione della vicina autostrada Fiume - Rupa, riuscendo dapprima a trovare la vettura dell’investitore e più tardi lo stesso Ružić. Nei suoi confronti, come anticipato all’inizio dell’articolo, sono stati applicati 30 giorni di carcerazione preventiva per il rischio di reiterazione di reato e inquinamento di prove.

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Stando a quanto dichiarato ai media dal suo avvocato difensore Velimir Došen, nel corso del primo interrogatorio nella sede della Procura comunale Ružić si è avvalso della facoltà di non rispondere. Si è trincerato dietro un silenzio assoluto.

«È in stato di choc per quanto avvenuto – ha riferito Došen –. Posso aggiungere che, secondo il mio modo di vedere, la custodia cautelare è una misura ingiusta nei riguardi del mio assistito e dunque farò ricorso. Bastava che gli venisse ritirata la patente e che Ružić avesse l’obbligo di farsi vivo periodicamente in un qualche commissariato locale».

Došen ha aggiunto di non essere sicuro che il pedone, al momento dell’investimento, fosse in piedi. «Aveva lesioni tali da far pensare che fosse invece sdraiato a terra. Infatti non aveva ferite alle gambe, tipiche quando si viene colpiti da una macchina».

I precedenti

Ricordiamo che in passato Ružić, quando ricopriva la funzione di capo della polizia a Fiume, era stato diverse volte responsabile di incidenti stradali, anche gravi, riuscendo sempre a farla franca, con gli episodi che finivano puntualmente in prescrizione.

Era stato anche accusato di violenza in famiglia (contro la consorte) ed anche in questo caso non c’era stato alcun procedimento giudiziario nei suoi confronti. Stavolta rischia da 1 a 8 anni di reclusione. —

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