Il cantante croato Mile Kekin sotto indagine per illeciti immobiliari

Il musicista, ex frontman della band pop/rock Hladno pivo, è stato arrestato e poi rilasciato su una presunta vicenda di corruzione legata a due lotti a Buie acquistati a prezzi stracciati dal Comune

Valmer Cusma
Mile Kekin
Mile Kekin

Il musicista croato Mile Kekin di Zagabria ex frontman della band pop/rock Hladno pivo (Birra fresca) ieri mattina è stato arrestato nella capitale e in serata è stato rilasciato dopo l’interrogatorio su una presunta vicenda di corruzione, abusi di poteri d’ufficio e malversazioni immobiliari.

Gli agenti lo hanno prelevato nella sua casa su mandato di cattura dell’Uskok, l’Ufficio per la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata nell’ambito di un’indagine su presunti abusi di potere proprio a Buie. Come affermano le fonti ufficiose, nella cittadina istriana sarebbero finite agli arresti altre cinque persone.

Tra queste Jelena Perossa ex dirigente del Dipartimento per la pianificazione territoriale e la gestione del patrimonio comunale di Buie, e suo marito. Come riporta la stampa croata, i coniugi Perossa sarebbero da tempo sotto la lente degli ispettori dell’Uskok anche per altre vicende sospette. Si sta verificando pure la posizione del sindaco Fabrizio Vizintin, che comunque non sarebbe finito nel registro degli indagati.

Quali le colpe attribuite a Mile Kekin? Nel 2018 avrebbe comprato dalla Città di Buie due lotti di 358 metri quadrati in tutto, confinanti con la sua casa nella vicina Momiano comperata in precedenza. Il prezzo concordato era stato di 3.300 euro, ritenuto molto basso in rapporto al valore dell’immobile stimato in almeno 10.000 euro. Kekin si sarebbe fatto abbassare il prezzo influendo su Jelena Perossa.

Va detto che la miccia della bomba scoppiata ieri, era stata accesa durante la campagna elettorale delle presidenziali di fine anno, nelle quali era in gara la moglie di Kekin, Ivana, deputata dello schieramento della sinistra ambientalista Mozemo! (Possiamo!). Proprio all’epoca la stampa croata aveva portato alla luce presunte malversazioni che avrebbero favorito i coniugi Kekin nell’acquisto dei due lotti.

Ad ogni modo, gli ispettori dell’Uskok vogliono vederci chiaro anche su altre presunte malversazioni con i beni patrimoniali municipali che avrebbero causato ulteriori danni per un totale di 400.000 euro. —

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