Premiati gli abitanti di Premuda: così salvarono 70 naufraghi

Il Nastro azzurro Vjesnik agli isolani che nel 2024 recuperarono i passeggeri del catamarano Princ Zadra, colato a picco

Andrea Marsanich
Il catamarano Princ Zadra, affondato nei pressi di Premuda, arcipelago di Zara, nel novembre del 2024
Il catamarano Princ Zadra, affondato nei pressi di Premuda, arcipelago di Zara, nel novembre del 2024

Altruismo e coraggio. Dimostrati in mare, senza badare alla propria incolumità, ma nell’intento di salvare la vita a qualcuno che si trovava in gravi difficoltà.

Anche quest’anno il Premio Nastro azzurro Vjesnik, istituito in Croazia nel 1966 e che celebra e premia le imprese di salvataggio in mare, è andato a finire in mani meritevoli, degne di un simile riconoscimento.

La cerimonia di consegna del Nastro azzurro si è svolta nell’albergo Royal di Abbazia, appuntamento promosso dal Sindacato nazionale marittimi, il cui segretario ha chiesto subito al pubblico presente un grande applauso per diversi abitanti dell’isola dalmata di Premuda, arcipelago di Zara, che nel novembre del 2024 hanno tratto in salvo la settantina di passeggeri del catamarano Princ Zadra, rimasto incagliato su uno scoglio nei pressi di Premuda.

Catamarano con 70 passeggeri si incaglia vicino a Premuda
Un’immagine del catamarano incagliato. Foto Novi List

L’incidente era accaduto in precarie condizioni meteomarine e nell’oscurità, ma ciò non aveva fatto indietreggiare gli isolani, lesti a salire nelle loro imbarcazioni e a recarsi nel luogo dell’incagliamento per mettere al sicuro i passeggeri, tra cui non pochi anziani, donne e bambini. L’operazione si era svolta con l’area spazzata dalla bora, onde alte e persone tremanti per lo choc; soccorsi portati a termine con successo.

Il più vecchio tra i soccorritori presenti al Royal, Leon Smirčić, si è detto orgoglioso e felice per quanto compiuto dai suoi isolani. «Ci siamo messi in moto animati da una solidarietà che non deve mai venir meno quando si hanno di fronte persone in pericolo. Nell’incidente, per fortuna, solo una donna era rimasta leggermente ferita. Voglio altresì rilevare il dispiacere per la perdita del Princ Zadra, in servizio per ben 17 anni sulla tratta Zara – Premuda – Selve – Ulbo». Dopo essersi arenato, il catamarano era successivamente colato a picco, adagiandosi a circa 50 metri di profondità nelle vicinanze di Premuda.

Il relitto del Princ Zadra non sarà riportato a galla: «Non inquina l’ambiente»
Il relitto del Princ Zadra poco prima dell’affondamento (foto da vecernji.hr)

Il Nastro azzurro fondato dal defunto quotidiano Vjesnik (l’organizzazione spetta ormai da 12 anni al citato Sindacato marittimi) ha premiato i marittimi della Marina militare del Montenegro che hanno salvato da sicura morte il velista croato ed ex sciatore di fama internazionale, Ivica Kostelić. Assieme ad un amico francese, Kostelić si era trovato nel bel mezzo della tempesta a bordo della sua barca a vela che stava navigando nelle acque albanesi dell’Adriatico. Senza l’aiuto dei montenegrini, Kostelić e il transalpino sarebbero stati certamente travolti da quel mare mugghiante e grosso, perdendo la vita. «Non si definiscono per caso fratelli gli uomini che ti salvano dalla morte – ha dichiarato Kostelić – questi montenegrini sono ora miei fratelli e li ringrazio per questa impresa eroica, portata a compimento in un mare in burrasca, di quelli che non ti danno scampo».

Tra i premiati pure l’imprenditore dalmata Mario Popovac, resosi autore del salvataggio di circa 70 bagnanti rimasti intrappolate su una spiaggia di Marušići e mentre alle loro spalle imperversava un grosso incendio boschivo. Popovac e il suo gommone di 8 metri avevano compiuto diversi viaggi, evacuando in modo impeccabile tutte quelle persone bisognose di aiuto. Da aggiungere che il riconoscimento è toccato pure ai soccorritori istriani (Capitaneria portuale, Guardia costiera e Aeronautica militare) che in agosto avevano salvato due diportisti italiani, la cui barca di 10 metri era affondata nelle acque dell’Istria occidentale. —

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