Serbia, a Belgrado il raduno dei sostenitori di Vučić
Sabato la contromanifestazione delle filoautorità serbe. E il leader punta al 2035

Decine di migliaia a Belgrado per dare il loro sostegno al presidente serbo Aleksandar Vučić e alla classe dirigente al potere in Serbia, assediata da mesi di proteste di piazza. È l’obiettivo di “Ne damo Srbiju” (Non diamo la Serbia), così è stata battezzata quella che si prevede essere una massiccia manifestazione filogovernativa in programma per tre giorni nella capitale, con il clou atteso sabato 12 aprile: il discorso dello stesso Vučić.
Un raduno che rappresenterà «la fine del terrore che abbiamo subito negli ultimi cinque mesi», questo l’auspicio della presidentessa del Parlamento, Ana Brnabić, nell’invito rivolto a tutti i cittadini che «vogliono una Serbia pacifica, stabile e vittoriosa» a venire davanti all’Assemblea nazionale per il mega-raduno.
Sabato Vučić dovrebbe anche annunciare la nascita di un nuovo Movimento popolare «per il popolo e per lo Stato», un’iniziativa politica più volte evocata anche in passato dal leader serbo. Questa volta però si fa sul serio e il neo-movimento «prenderà le decisioni chiave su come la Serbia desidera procedere» verso il futuro, ha sostenuto lo stesso Vučić, evocando un piano da qui al 2035 per rilanciare la Serbia.
Ma il messaggio principale che dovrebbe essere lanciato è quello di una “rivolta” della maggioranza dei serbi contro il «terrore della minoranza», i termini usati dalla classe politica al potere. L’altra Serbia, non quella dei raduni pacifici degli studenti e non solo, è «arrabbiata per la violenza quotidiana» patita a causa delle manifestazioni e dei blocchi stradali, ha aggiunto sempre Vučić. —
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