A Trieste il ricordo dello sbarco dei bersaglieri riempie piazza Unità
Ampia partecipazione dei cittadini alla cerimonia per i 71 anni del ritorno della città all’Italia

Ancora piazza Unità affollata di gente. La città non ha tradito le aspettative e la cerimonia legata al 107esimo anniversario del ritorno di Trieste all’Italia e dello sbarco dei bersaglieri sulle Rive ha registrato la partecipazione di tantissime persone.
L’arrivo della Staffetta tricolore dal piazzale di San Giusto e l’incontro davanti al Batiscafo Trieste con il picchetto dell’11° Reggimento Bersaglieri ha aperto la commemorazione precedendo la deposizione delle corone alla Scala Reale da parte del sindaco Roberto Dipiazza, del prefetto e commissario di Governo Giuseppe Petronzi e dell’assessore regionale Pierpaolo Roberti. In una giornata limpidissima che ha permesso di vedere nitidamente le montagne al di là del golfo e della pianura friulana, a rendere l’atmosfera ancora più coinvolgente sono stati gli archi d’acqua disegnati nel bacino del molo Audace da un rimorchiatore. Bambini e adulti sono rimasti rapiti anche dalla novità di quest’anno: la presenza di due binomi a cavallo del Reggimento Piemonte cavalleria.

Le due coppie si sono posizionate ai piedi dei pili della piazza durante la cerimonia dell’ammainabandiera. Una volta che il gonfalone della città ha sfilato di fronte ai labari e delle associazioni combattentistiche e d’arma per posizionarsi al centro dei due piloni, i vigili del fuoco hanno ammainato le bandiere riponendole in due casse.
La commemorazione coorganizzata da Associazione nazionale Bersaglieri - Sezione di Trieste e Comune di Trieste in collaborazione con il Comando Militare Esercito Friuli Venezia Giulia si è poi conclusa con l’esecuzione di alcuni applauditi brani da parte della fanfara dell’11° Reggimento Bersaglieri.

«È sempre un piacere e un’emozione vedere la piazza piena di gente in queste occasioni. L’ho detto e lo ripeto: Trieste è la città più italiana d’Italia», ha commentato il sindaco Dipiazza dopo aver salutato personalmente, uno a uno, i rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma schierati insieme al prefetto Petronzi e all’assessore Roberti. «Trieste e i triestini in queste occasioni accorrono sempre per poter assistere ai momenti rievocativi della storia della nostra città», ha ribadito Roberti, aggiungendo: «Ci sono tante persone, tanti curiosi, che vogliono partecipare a loro modo ed esprimere vicinanza a tutte e le nostre divisa e a tutte le forze dell’ordine». —
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